Capodanno in ascensore: «Io e la mia fidanzata prigionieri in un hotel a New York»

Capodanno in ascensore: «Io e la mia fidanzata prigionieri in un hotel a New York»
di Nicola Benvenuti
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Giovedì 2 Gennaio 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 10:47
Chiusi per quasi due ore in un ascensore di un grande albergo di New York la sera dell’ultimo dell’anno, vengono liberati dai pompieri che li fanno uscire smontando la parte superiore del sollevatore. 

Avventura a lieto fine per Luca Rosso, consigliere comunale della Lega di Piove di Sacco, e per la fidanzata Serena Patrian, che erano nella Grande Mela per trascorrere alcuni giorni in occasione delle festività di fine anno. «Siamo arrivati a New York il giorno di Natale e ripartiamo la sera di Capodanno - racconta Luca Rosso al telefono -. L’albergo è a Brooklyn, in una zona molto vicina a Manhattan. Siamo a due fermate della metro da Wall Street». 

La coppia piovese, intorno alle 20.30 del giorno di San Silvestro, era tornata in hotel per qualche momento di relax, prima di uscire e andare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. «Abbiamo preso l’ascensore per raggiungere la nostra camera che si trova all’undicesimo piano quando, d’improvviso, al secondo piano l’impianto si è bloccato, con un contraccolpo - prosegue Rosso -. Appena si è capito che non sarebbe subito ripartito, abbiamo cercato di mantenere la calma, nonostante la situazione non fosse ovviamente delle più piacevoli, anche perché eravamo solo noi due lì dentro». E nel racconto aggiunge alcuni particolari Serena: «Abbiamo premuto i tasti dell’emergenza, ed è arrivato un incaricato dell’hotel, che ha provato a vedere se l’ascensore ripartiva, ma niente da fare. Così, ci ha urlato di stare tranquilli e che avevano chiamato il 911, il numero delle emergenze». 

La giovane prosegue: «Sono arrivati praticamente subito e hanno dovuto di fatto demolire il tettuccio dell’ascensore. Si è calato un vigile del fuoco nell’abitacolo, han fatto scendre una scala e dal buco che si era creato siamo risaliti, passando in un cunicolo tra i cavi che tirano su e giù l’ascensore. Posso dire che sono stati veloci perché in un’ora e mezza circa eravamo salvi. Poi per andare su però ci siamo fatti i restanti nove piani salendo le scale». 

E Luca Rosso puntualizza: «Davvero professionali i pompieri newyorkesi: hanno aperto a mani nude il tetto dell’ascensore per poi calarsi all’interno e recuperarci e alla fine ci siamo fatti un foto insieme, riconoscenti verso i nostri salvatori». Dopo aver superato il momentaneo spavento Luca e Serena non hanno rinunciato ai festeggiamenti di San Silvestro: «La serata è proseguita a cena in un ristorante di Brooklyn e poi abbiamo ammirato lo spettacolo pirotecnico sullo skyline di Manhattan» conclude Luca Rosso. I due nella giornata di oggi fanno ritorno a Piove di Sacco, dove li attendono amici e parenti, per conoscere i dettagli dell’inaspettata avventura che Serena, maestra d’asilo, forse racconterà martedì prossimo ai suoi bambini, alla ripresa delle attività scolastiche.
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