Camilla morta dopo AstraZeneca: «Tre aspetti nel mirino dei pm». Forse la 18enne si poteva salvare

Camilla morta dopo AstraZeneca: «Tre aspetti nel mirino dei pm». Forse la 18enne si poteva salvare
Camilla morta dopo AstraZeneca: «Tre aspetti nel mirino dei pm». Forse la 18enne si poteva salvare
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Lunedì 14 Giugno 2021, 20:53

Camilla Canepa, morta a 18 anni dopo il vaccino AstraZeneca: nel mirino dei magistrati le omissioni e i ritardi da parte di chi forse poteva salvarle la vita. I pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo, insieme all'aggiunto Francesco Pinto, che stanno indagando sulla vicenda della studentessa morta per una trombosi al seno cavernoso dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca anti Covid durante un open day il 25 maggio, hanno messo nel mirino della loro inchiesta alcuni aspetti ancora poco chiari sul dramma della giovane di Sestri Levante.

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In particolare gli aspetti su cui si concentrano i pm riguardano una tac fatta senza mezzo di contrasto, le dimissioni il giorno dopo senza ulteriori accertamenti e il mancato trasferimento all'ospedale San Martino di Genova. Camilla era arrivata al pronto soccorso del piccolo ospedale di Lavagna il 3 giugno con un forte mal di testa e fotosensibilità.

Era stata sottoposta a una tac, senza liquido di contrasto, e tenuta in osservazione per una notte e dimessa l'indomani con la prescrizione di ripetere le analisi del sangue dopo 15 giorni.

Camilla Canepa, morta a 18 anni 

Nella scheda dell'ospedale era stata indicata una piastropenia autoimmune familiare oltre alla cura per una cistite. La piastrinopenia però non era stata indicata nella scheda anamnestica dell'hub vaccinale. Con una tac più approfondita, si chiedono gli inquirenti, si sarebbe visto cosa stava succedendo? Oppure, con un ricovero da subito al San Martino si sarebbe fatto prima? Insomma, con i sintomi e sapendo che aveva fatto il vaccino, i medici di Lavagna hanno sottovalutato le condizioni della studentessa? I farmaci ormonali che Camilla aveva iniziato a prendere subito dopo il vaccino possono avere provocato i trombi? A tutti questi quesiti dovranno rispondere il medico legale Luca Tajana e l'ematologo Franco Piovella a cui domani verrà affidato l'incarico per l'autopsia. 

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