Nuovo dpcm: eventi sportivi da domani. Calcetto dal 25

Nuovo dpcm: eventi sportivi da domani. Calcetto dal 25
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Giovedì 11 Giugno 2020, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 22:20

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato stasera il nuovo dpcm che dà il via libera alle competizioni sportive: «Ho appena firmato un nuovo dpcm, dal 12 giugno riprendono gli eventi sportivi», annuncia il premier al termine del Cdm. E' stato posticipato al 25 giugno tuttavia il via libera degli sport di contatto, compreso il calcetto, previsto nella bozza per il lunedì 15.

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Conte: «Sport da contatto dal 25 giugno dopo verifica dati contagio». «Dal 25 giugno possono riprendere gli sport di contatto amatoriali, se le regioni ma anche il ministro dello Sport e della Salute accertino che ricorre la compatibilità dello svolgimento con la situazione epidemiologica». Lo dice il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi dopo aver annunciato il nuovo Dpcm sulle riaperture.

Riaprono le aree giochi per i bimbi e i centri estivi. «Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo possono essere svolte a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi», si legge poi nel Dpcm. Fino al 14 luglio niente discoteche, fiere e congressi. 

«Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l'anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro».

«Fino al 30 giugno 2020, restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli di cui al comma 1, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». I Paesi del “comma 1” sono gli stati membri dell'Unione Europea; stati parte dell'accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano; Albania, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord, Serbia.

Via ai processi. «Grazie al mutamento del contesto sanitario, è giunto il momento di un 'ritorno alla normalità' per la giustizia». L'annuncio tanto atteso, soprattutto dal mondo dell'avvocatura, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede lo fa al Senato, rispondendo al question time a un'interrogazione che ha come prima firmataria Anna Russomando, vice presidente di Palazzo Madama ed esponente del Pd.

Pur tra i condizionali, il ministro indica una data precisa per la ripresa. «È imminente l'emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo in modo da garantire, per quanto possibile, la regolare celebrazione delle udienze già a partire dal 1° luglio 2020», dice , assicurando che la ripresa avverrà «senza rischi per la salute dei cittadini e degli addetti ai lavori», grazie all'installazione nei tribunali di «tutti i presidi di sicurezza necessari secondo le indicazioni dell'autorità sanitaria».

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