Mirella morta mentre va al veglione, la mamma vede l'incidente da casa: non sapeva che fosse la figlia

Mirella morta mentre va al veglione, la mamma vede l'incidente da casa: non sapeva che fosse la figlia
di Camilla De Mori
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Giovedì 2 Gennaio 2020, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 10:14

Stava andando a festeggiare con un'amica a cena quando, a poca distanza da casa, a Buttrio, sulla regionale 52 intorno alle 20 del 31 dicembre è avvenuto lo schianto che ha coinvolto la Panda su cui viaggiava e un'Audi. È morta così, a 35 anni, durante il trasporto in ospedale Mirella Candussio, che abitava con la mamma nella frazione di Camino: troppo gravi le ferite riportate nell'incidente, che ha fatto finire l'auto in un giardino, dopo aver abbattuto un muretto. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione praticati, non hanno potuto salvare Mirella i sanitari, accorsi subito sul posto (tre le missioni inviate, fra cui anche l'elicottero) dopo la ricezione dell'allerta alla centrale Sores alle 20.08. Mobilitati anche i vigili del fuoco e ai carabinieri di Palmanova. Feriti in modo meno grave, invece, i due conducenti, fra cui l'amica di Mirella, U.P. portati in ospedale con un codice giallo. Chi è passato sul luogo dell'incidente subito dopo lo schianto, come una conoscente della sorella di Mirella, parla di «una scena impressionante». La Panda, secondo la prima ricostruzione, sarebbe stata tamponata con violenza dall'Audi, per cause in corso di accertamento.

LA MAMMA HA VISTO
«È una tragedia per l'intera comunità» dice il sindaco di Buttrio, Eliano Bassi, che ieri ha fatto visita alla mamma e alla sorella di Mirella. «Non conoscevo di persona Mirella, mentre conosco molto bene l'amica che era con lei in auto. Stavano andando a mangiare fuori il pesce per Capodanno in un ristorante della zona, così, tra amiche. Mirella viveva con la madre a Camino. L'incidente è successo a neanche 200 metri. Erano appena partite. La mamma mi ha raccontato di aver visto che c'era stato un incidente in lontananza, ma non aveva neppure pensato potesse essere coinvolta la figlia. Inizialmente, infatti, fra le lamiere dell'auto non avevano trovato i documenti della ragazza. La mamma l'ha saputo alle 5 di mattina che era sua figlia la ragazza morta», riferisce il sindaco. Bassi annuncia che «convocheremo i vigili in settimana e vedremo cosa fare per mettere in sicurezza quell'incrocio, che sicuramente non è un bell'incrocio. Per attraversare la strada c'è già un sottopasso molto vicino, anche se ci sono le strisce. Una possibilità è permettere a chi arriva da Camino solo la svolta a destra in modo che l'uscita verso Udine vada verso la rotonda. Ne parleremo con la Polizia locale dell'Uti. Il problema maggiore è comunque rappresentato dal fatto che sulle strade statali bisognerebbe tenere una certa velocità». Su Facebook, per ricordarla, la sorella ha scritto Miri, con un cuore rosso vicino e tante lacrime. In un altro post, la foto dello schianto in cui ha perso la vita la sua «sorellina». Tantissimi i messaggi di vicinanza e dolore sul social.
 

 


IL MUSEO
Fra le ultime foto pubblicate da Mirella sul suo profilo Facebook, un'alba spettacolare a Cividale. Proprio nella città ducale aveva cominciato a lavorare da qualche tempo al Museo archeologico. «Faceva le pulizie da poche settimane per conto della ditta Vicentini servizi srl - racconta la direttrice del Museo Angela Borzacconi - a cui abbiamo affidato l'incarico. Lavorava da poco, ma si intuiva che aveva degli interessi. Era molto schiva, molto timida. Siamo rimasti tutti molto colpiti». Tale è stato lo strazio per questa morte improvvisa che il museo ha pubblicato su Fb un post del personale dedicato alla giovane. «Non è passata inosservata - si legge - la tua compostezza, la tua dignità e una professionalità che si esprimeva anche nel fare le pulizie. Ma non ci è sfuggito lo sguardo intelligente, finestra di una testa interessante piena di interessi, di valori e di sogni. Non ci è sfuggito quel velo di malinconia e il sorriso pulito da persona per bene, quelle che fanno il mondo giusto. Ci sei sfuggita tu, non abbiamo avuto il tempo. E ci dispiace».

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