Bulli tornano liberi dopo aver scontato la pena. Ma pubblicano un video choc su Instagram: «Fanc... gli sbirri»

Bulli tornano liberi dopo aver scontato la pena. Il video choc su Instagram: «Fanc... gli sbirri»
Bulli tornano liberi dopo aver scontato la pena. Il video choc su Instagram: «Fanc... gli sbirri»
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Giovedì 25 Luglio 2019, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 09:46

Tre anni di lavori socialmente utili, evidentemente, non sono bastati a 'rieducare' quattro ragazzi appena usciti dal Tribunale dei minori di Torino, appena usciti dal tunnel di una lunga punizione per bullismo: in un video diffuso su Instagram, i quattro bulli - sorriso sprezzante, sguardo fiero e sigaretta in bocca - appaiono mentre insultano i poliziotti dopo aver riconquistato la libertà. «Liberi. Fanc... sbirri», affermano i ragazzi.

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Nel 2016 avevano perseguitato un compagno di scuola, loro coetaneo, costringendolo a mangiare un panino infarcito di escrementi: «Taggatevi così lo riposto», esorta uno di loro, per far sapere a tutti (compresi gli amici e la vittima) che i bulli sono di nuovo liberi e fieri di esserlo. Pentiti? A guardare il video non si direbbe affatto. «Ultima notte da pregiudicati. Assolti o condannati?» si chiedono nella loro storia di Instagram. Poi insultano le forze dell'ordine e dileggiano le istituzioni. Salvo ripensarci: «magari questo cancelliamolo», dice un ragazzo. Sembra preoccuparsi più delle eventuali conseguenze di quelle parole che essere consapevole della loro gravità. E, alla fine, viene pubblicato tutto, senza nessuna censura.

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LA POLEMICA Il filmato non è passato inosservato. Qualcuno l'ha postato sui social ed è scattata la polemica. C'è chi si chiede se questi giovani abbiano imparato qualcosa o se il provvedimento del Tribunale sia stato inutile. Immediata la risposta di qualche adolescente amico dei bulli e dei loro genitori, che, in messaggi privati, si sono lasciati andare a minacci ed insulti. Quel video, per un utente, altro non è che «una bravata per esorcizzare la tensione in tribunale». E un altro aggiunge: «Una ragazzata per lenire le sofferenze patite in questo periodo».

ALTRO CHE RIEDUCAZIONE Ora il filmato verrà acquisito dai carabinieri che indagano sull'episodio e che potrebbero procedere con una denuncia. Quattro anni fa il gruppo, composto da 14enni e 15enni, per mesi si era accanito contro un loro compagno di scuola, arrivando anche a prenderlo a cinghiate. La vittima, spaventata e in lacrime, si era rivolta prima ai genitori poi ai carabinieri. I quattro erano finiti sul banco degli imputati e i giudici lì avevano condannati a tre anni di lavori socialmente utili. Una pena alternativa a scopo educativo. «Assolti o condannati?», chiedono i bulli. A quanto pare, loro una risposta ce l'hanno già: innocenti. 

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