Dispositivi anti-abbandono per bimbi in auto: 7 genitori su 10 non sono ancora in regola, l'indagine di Bluon

Dispositivi anti-abbandono per bimbi in auto: 7 genitori su 10 non sono ancora in regola, l'indagine di Bluon
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 11:50
Italia, fase 2 bis: con l’ulteriore allentamento del lockdown, milioni di famiglie, dal 18 maggio, hanno ricominciato a spostarsi. Ma come sta cambiando la mobilità soprattutto per i genitori con bambini piccoli? Sono davvero pronti a ripartire e informati su tutte le regole per viaggiare sicuri su strada? Lo scorso 6 marzo, infatti, prima che tutto si interrompesse, sono scattate le sanzioni per gli automobilisti, sprovvisti di dispositivi anti-abbandono, che viaggiano con a bordo bambini di età inferiore a 4 anni.




Bluon, la start up milanese che in risposta a queste necessità ha ideato il dispositivo per bimbi in auto MyMi, compatibile con ogni tipo di seggiolino e con tripla sicurezza, è tornata a fare il punto della situazione con una nuova indagine aggiornata , destinata ai genitori oggetto del provvedimento legislativo. E così si scopre che l’attenzione alla sicurezza in auto, dopo il Coronavirus, si è un po' allentata e che ben 7 persone su 10 non sono ancora in regola e non si sono ancora dotate dei sistemi anti-abbandono, pur conoscendo la legge e nonostante l’auto privata risulti adesso il mezzo preferito, perché più sicuro per evitare i contatti con le altre persone. In merito agli incentivi fiscali inizialmente comunicati dal Governo, se più della metà sta ancora valutando di farne richiesta, c’è chi non conosce questa possibilità e persino chi non è riuscito a portare a termine la procedura. E, anche se nelle prossime settimane si tornerà soprattutto a trovare congiunti e amici e c’è voglia di spazi all’aperto, di parchi e aree verdi, si è molto attenti all’igiene e alle pratiche di prevenzione anche nell’abitacolo dell’auto. La maggior parte delle mamme e dei papà intervistati ha comunque paura a muoversi con i propri figli.

LA RICERCA BLUON PER MYMI

Post-lockdown: i genitori sono spaventati, ma l’auto resta il mezzo più sicuro Se da una parte è forte il desiderio di evasione dopo il lungo periodo di blocco, ben il 65% del campione ha paura di tornare alla normalità e teme che la ripresa massiccia degli spostamenti possa comportare rischi per la salute dei propri figli. Una notevole preoccupazione che si rispecchia sulla decisione, quasi unanime (92%), di eleggere l’auto privata come mezzo ideale per portare in giro i propri bambini, preferito agli altri perché più sicuro nell’evitare occasioni di contatto con altre persone (51%) e, quindi, di contagio. Ma non solo: la scelta è dettata anche perché l’auto garantisce la massima autonomia, come ritiene il 37%, e perché è il mezzo più pratico (36%), in quanto consente di tenere sempre con sé il necessario, come ad esempio il seggiolino.


Dispositivi anti-abbandono: 7 famiglie su 10 non sono ancora in regola

La ritrovata centralità dell’auto nella vita familiare deve però tenere in considerazione tutte le normative in materia di sicurezza per i bambini: una tra tutte, la legge sui dispositivi anti-abbandono e sulle relative sanzioni in vigore dal 6 marzo scorso. Se difatti nell’ultima survey di MyMi di inizio marzo l'88% delle famiglie non si era ancora attrezzata acquistando un sistema anti-abbandono, ma il 71% si diceva comunque intenzionato a farlo entro i tempi previsti, il dato che spicca oggi è che ben 7 famiglie su 10 siano ancora sprovviste del dispositivo, complice il blocco totale della circolazione durato sino a pochi giorni fa. Ma ora gli italiani sembrano intenzionati ad attrezzarsi in fretta, essendo ben informati sul tema: il 92% degli intervistati dichiara di essere perfettamente al corrente della legge e delle sanzioni che rischia. "A più di due mesi di distanza dall’ultima nostra indagine per il lancio sul mercato di MyMi, dobbiamo fare i conti con un radicale cambiamento dello scenario – ha dichiarato Paco Simone, Founder & CEO di bluon – Un cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria subita e dal lockdown, che ha rimesso totalmente in gioco le priorità di ciascuno. È solo con l'avvento della fase 2 bis, lunedì scorso, che le 7 famiglie su 10 ancora sprovviste di dispositivi anti-abbandono stanno correndo ai ripari per dotarsi di dispositivi anti-abbandono oltre alle ormai ben familiari mascherine o gel igienizzanti. L'arrivo imminente dell'estate rappresenta infatti un momento cruciale per garantire la sicurezza dei più piccoli ed evitare le conseguenze tragiche di un’amnesia dissociativa. È per via del prolungato lockdown se il bonus statale è a tutt'oggi ancora disponibile, ma sappiamo che ora, con la riapertura delle attività, sta rapidamente tornando a esaurirsi".




Quanti si adegueranno dunque alla Legge? E che fine hanno fatto gli incentivi del Governo? Tra chi non è ancora in regola, il 67% afferma che comprerà sicuramente il dispositivo anti-abbandono che ha scelto. Il 22% è ancora indeciso sul dispositivo da preferire, mentre solo il 4% afferma che non procederà all’acquisto. Per quanto riguarda invece gli incentivi fiscali messi a disposizione dal Governo, se da un lato il 53% sta valutando di farne richiesta, al contrario c’è chi non è a conoscenza di questa possibilità (18%), e un 14% di famiglie che addirittura, nonostante l’avvio della domanda, non è riuscito a completare la procedura. Nuove abitudini in vista: dove andranno genitori e bambini? Con un occhio a igiene e prevenzione Il Covid-19 ha rivoluzionato la routine giornaliera di genitori e bambini: asili chiusi, nonni lontani e amici per lungo tempo visti in modalità virtuale.

Quali saranno gli spostamenti nelle prossime settimane? Orari di lavoro permettendo, il 43% di mamme e papà porterà i propri bimbi principalmente in visita a congiunti e/o amici, mentre il 35% preferirà riappropriarsi con loro degli spazi aperti di parchi o aree verdi.
Molti si spingeranno anche verso nuovi panorami in vacanza: il 22% si recherà al mare, il 15% opterà invece per la montagna. Infine, il 13% continuerà a portarli con sé per fare la spesa o altre commissioni. Il tutto dovendo fare i conti con nuove pratiche di igiene e prevenzione adottate prima di mettersi alla guida. Anche all’interno dell’abitacolo dell’auto, infatti, il 51% è attento alla pulizia delle mani e all’uso del gel igienizzante per grandi e piccoli, il 31% utilizza sempre la mascherina e la fa indossare ai bambini, mentre il 18% pulisce accuratamente il proprio mezzo di trasporto sia prima che dopo il tragitto. C’è comunque un 11% che, pur ammettendo di essere diventato più attento su questo, non ha cambiato particolarmente le proprie abitudini.
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