Tragedia in un albergo wellness di Naz Sciaves in Alto Adige: un bambino di appena due anni è morto annegato dopo essere caduto nella piscina dell'albergo. Il piccolo si trovava assieme ai genitori ed altri familiari, che per un attimo devono averlo perso di vista: tanto è bastato perché si consumasse la tragedia. Sulla dinamica sono ora in corso accertamenti, anche su disposizione della Procura.
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La tragedia, che ha colpito una famiglia della zona, residente a Velturno ma originaria di Bressanone, si è verificata sabato.
A individuare il corpicino esanime in acqua sarebbe stato, secondo quanto trapelato, il nonno, che lo ha visto e subito soccorso, dando immediatamente l'allarme. Sul posto si sono subito portati i soccorsi: dopo una prima rianimazione da parte del medico d'urgenza, il bambino è stato trasportato prima all'ospedale più vicino, a Bressanone, da dove è stato però subito trasferito in elicottero, a causa delle sue gravissime condizioni, alla clinica universitaria di Innsbruck.
Purtroppo però non ce l'ha fatta ed è deceduto poco dopo il suo arrivo nella clinica austriaca. Il sindaco di Naz Sciaves, Alexander Ueberbacher, esprime il cordoglio della comunità per la tragedia. «Da quello che mi è stato detto - racconta - l'incidente è avvenuto durante la pausa pranzo, quindi in un orario in cui gli ospiti dell'albergo erano quasi tutti a pranzo e c'erano poche persone nell'area wellness. Altrimenti forse qualcuno avrebbe potuto notare il piccolo cadere in acqua e prestare i primi soccorsi». La tragedia avvenuta a Naz Sciaves ricorda molto da vicino un incidente dalla dinamica molto simile, avvenuta nella piscina pubblica di Bolzano il 6 luglio 2020. Un bimbo di sei anni, Mattia, era caduto in una delle vasche , all'epoca chiusa e in parte transennata per le norme anti-Covid. Proprio per questo la vasca non era sorvegliata da bagnini. I genitori lo avevano perso di vista ed il bimbo si era incamminato verso quella vasca, cadendo in acqua e morendo annegato. Anche in quel caso quando ci si era accorti del corpo esanime in acqua era ormai troppo tardi. A nulla valsero i tentativi di rianimazione e Mattia morì quattro giorni più tardi in ospedale. Per quell'incidente sono ora indagati i gestori della piscina mentre sono stati scagionati i genitori del bimbo morto.