A 11 anni costretta a vivere in mezzo ai rifiuti, ma lei diventa la prima della classe

A di 11 anni costretta a vivere in mezzo ai rifiuti, ma lei riesce a diventare la prima della classe
A di 11 anni costretta a vivere in mezzo ai rifiuti, ma lei riesce a diventare la prima della classe
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Sabato 26 Gennaio 2019, 17:46 - Ultimo aggiornamento: 21:48
A soli 11 anni era costretta a vivere in condizioni disperate, in mezzo alla sporcizia e ai rifiuti. In una casa senza luce e senz'acqua. Colpa di un padre fuggito di casa anni prima e di una madre che non è riuscita a gestire le difficoltà. Ma nonostante le condizioni disastrose in cui viveva, la piccola è semrpe riuscita a essere la prima della classe, grazie al suo amore per lo studio e il disegno. 
 


È stata proprio la mamma, 32 anni, sabato mattina ad prire la porta ai carabinieri di Maierato (Vibo Valentia) che avevano bussato dopo la segnalazioni dei vicini al 112, che avevano raccontato di una situazione al limite del vivibile, con cattivi odori e un degrado inimmaginabile in cui era costretta a vivere la bambina.

E così una volta sul posto i Carabinieri hanno contattato il sindaco e l’Asp di Vibo Valentia. L’alloggio che, in effetti, versava in gravissime condizioni igienico-sanitarie, era privo di illuminazione, i servizi igienici letteralmente sepolti da escrementi e rifiuti, il pavimento pervaso da sporcizia, gli arredamenti coperti da immondizie, le camere da letto usate come depositi di rifiuti ed in quasi tutti i locali anche gli arredi non erano sempre riconoscibili, perché rivestiti di buste piene di spazzatura.



Per tutelare la piccola, i militari del comando stazione di Maierato hanno avvisato il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro che ha disposto l’affidamento temporaneo della minore a una zia. Sul posto è stato anche richiesto l’intervento di personale specializzato per la disinfestazione ed il ripristino dei luoghi. Al termine del controllo la madre della bambina è stata deferita alla locale Procura della Repubblica per maltrattamenti contro i familiari e per violazione degli obblighi di assistenza familiare.
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