Benno Neumair, i messaggi audio della madre: «Ho paura, dentro di lui c'è una bestia»

Nel 2021 il 31enne di Bolzano avrebbe ucciso i genitori e gettato i corpi nell'Adige

Benno Neumair, i messaggi audio della madre: «Ho paura, dentro di lui c'è una bestia»
Benno Neumair, i messaggi audio della madre: «Ho paura, dentro di lui c'è una bestia»
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Mercoledì 18 Maggio 2022, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:54

Al processo che vede imputato Benno Neumair con l'accusa di aver ucciso, nel 2021 a Bolzano, i genitori Laura Perselli e Peter Neumair, sono stati ascoltati diversi audio che la madre aveva spedito a un’amica mesi prima che lei e il marito fossero assassinati. Dai messaggi si evince la paura che la donna aveva nei confronti di suo figlio. 

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Imane Fadil aveva paura»

 «Benno è sempre stato pieno di buone intenzioni e poi c’è questa bestia in lui che lo fa andare così. Vediamo se si riesce con calma, per il suo bene, a metterlo in una comunità terapeutica. La diagnosi dei medici tedeschi è che soffre di schizofrenia paranoide con disturbo di personalità e aggressività. Avevo chiesto di mandarlo con un’ambulanza a Bolzano ma è impossibile, per loro deve andare per conto proprio. Cose folli, sarebbe da denunciarli», si sente in un audio.

 «Ho paura - continua - a vivere con un ragazzo così. Ho contattato un primario di psichiatria che è molto bravo e vediamo se si riesce con calma a metterlo in una comunità terapeutica. Siamo stanchi. Ho nascosto i coltelli in cucina e dormo con la camera chiusa a chiave». E ancora: «Ci sono momenti in cui è difficile per noi, non si sa che pesci pigliare. Non si riesce spesso a gestire la situazione, c'è sempre qualche imprevisto. Indubbiamente sta meglio rispetto al mese di luglio però basta anche poco per destabilizzarlo: si arrabbia, si chiude in se stesso. Dice che vuole andarsene ma non si sa dove e a fare che cosa. Vediamo in questi giorni, lavora intanto in una scuola media. Non ha ancora contattato la psichiatra che gli era stata assegnata. L'ha chiamata per disdire l'appuntamento dicendo che si sarebbe rifatto vivo. Ma poi non ha mai richiamato per fissarlo».

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