Patrizia muore per salvare il fratello intrappolato e l'altro cieco dalle fiamme. Il paese di Dugenta: «È la nostra eroina»

dugenta_rogo_casa_donna_morta
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di Mario Fabbroni
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Venerdì 11 Settembre 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:20
È stata una donna-coraggio, una di quelle eroine d’altri tempi. Probabilmente consapevole di vivere gli ultimi minuti della vita. Ma Patrizia Napolitano, 49 anni, non li ha sprecati. Anzi. 
Si è gettata nelle fiamme quando il suo sguardo ha incrociato solo quello di uno dei suoi tre fratelli precipitatosi all’esterno visto che la loro abitazione, quasi all’alba ma quando il buoi ancora avvolge uomini e cose, veniva rapidamente divorata dal fuoco. Una scena da film, solo che era tutto maledettamente vero. Così Patrizia è tornata indietro, lei che era già salva: dentro c’erano altri due fratellli, soprattutto uno (il più fragile) afflitto dalla cecità. 
Non avrebbe mai potuto trovare la via d’uscita dall’inferno di quella casa al rogo nel piccolo centro beneventano di Dugenta. La missione di Patrizia è stata eccezionale: la donna è riuscita a salvare gli altri fratelli ma ha pagato lo sforzo e l’intossicazione da fumo, accasciandosi al suolo morta. Erano le 4.30 di ieri quando la donna si è accorta della presenza di fumo in casa, probabilmente causato da un cortocircuito del frigorifero, che aveva invaso tutto il primo piano dell’abitazione, dove sono situate le camere da letto. Patrizia ha fatto scattare immediatamente l’allarme e uno dei suoi fratelli è uscito subito di casa alla ricerca di aiuto. Gli altri due fratelli sono riusciti a resistere al fumo e alle fiamme trovando riparo sul balcone al primo piano. Patrizia, invece, nel tentativo di raggiungere il piano terra è rimasta intrappolata in casa dove è svenuta cadendo a terra per le forti esalazioni da fumo che l’hanno portata alla morte. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione da parte del 118, mentre i vigili del fuoco di Montesarchio hanno dovuto forzare il cancello della recinzione del giardino e il portone prima di poter accedere all’interno della casa..Ora, per tutto il paese, Patrizia è «la nostra grande, immensa eroina. L’intera comunità - ha commentato il sindaco di Dugenta, Clemente Di Cerbo - è sotto choc». 
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