Bambino di tredici anni violentato da un uomo conosciuto in chat: lo stupro scoperto dal papà sullo smartphone

Bambino di tredici anni violentato da un uomo conosciuto in chat: lo stupro scoperto dal papà sullo smartphone
Bambino di tredici anni violentato da un uomo conosciuto in chat: lo stupro scoperto dal papà sullo smartphone
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Mercoledì 5 Febbraio 2020, 19:41
Bambino di tredici anni violentato da un uomo conosciuto in chat: lo stupro scoperto dal papà sullo smartphone. Il piccolo è residente in Valdelsa, in provincia di Siena. A scoprire l'orrore per caso i familiari dell'adolescente, sbirciando nel suo cellulare. Dopo aver conosciuto tramite i social network, collegandosi a una chat di incontri gay, un 36enne italiano, il poco più che bambino si è incontrato con l'uomo, che subito ne ha fatto oggetto delle sue 'attenzioni' sessuali. È stato il padre, con l'aiuto della sorella maggiore, a trovare nel cellulare del figlio foto e video inequivocabili della violenza subita dal ragazzino: un atto orale ripreso dallo stesso 36enne.

Così una decina di giorni fa il padre del tredicenne, accompagnato dalla figlia, si è presentato alla caserma dei carabinieri di Poggibonsi (Siena) per denunciare l'accaduto. Ai militari hanno raccontato di aver occasionalmente rinvenuto nel telefono del ragazzino alcune foto e video che non lasciavano spazio a dubbi circa la violenza sessuale subita da un adulto.

Ascoltando testimonianze, facendo riscontri, acquisendo video e foto e cercando di comprendere in maniera discreta cosa fosse accaduto, i carabinieri sono arrivati a identificare l'autore della violenza sessuale. L'uomo, di Colle d'Elsa, celibe, è dipendente di un'associazione di volontario che si occupa di assistenza sociale. Ieri è stata eseguita l'ordinanza disposta dal gip presso il Tribunale di Siena nei confronti del responsabile della violenza a quale sono stati imposti gli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Durante la perquisizione domiciliare dell'indagato sono stati sequestrati alcuni telefoni cellulari, computer e decine di dvd che nei prossimi giorni verranno attentamente analizzati dagli inquirenti, per eventuali sviluppi investigativi. I carabinieri stanno cercando di chiarire se il 36enne è stato autore di violenze sessuali simili su altri minorenni.
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