Bambino di 2 anni mangia mozzarella e soffoca, salvato da un infermiere grazie a un'app del cellulare

Bambino di 2 anni mangia mozzarella e soffoca, lo salva un infermiere collegato tramite un'app
Bambino di 2 anni mangia mozzarella e soffoca, lo salva un infermiere collegato tramite un'app
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Sabato 2 Gennaio 2021, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 13:56

Bologna, un bambino di 2 anni stava soffocando dopo aver mangiato un pezzetto di mozzarella, ma è stato salvato grazie a un infermiere che, collegato in video tramite un'app, ha guidato in diretta i genitori del piccolo in delicate manovre salvezza. La storia, a lieto fine anche grazie alla tecnologia, arriva da Bologna ed è accaduta la sera dell'antivigilia di Natale, il 23 dicembre. La racconta il Resto del Carlino.

L'angelo

L'«angelo» a distanza è l'infermiere Daniele Celin, 41 anni, dell'ospedale Maggiore di Bologna in forza al 118 che, raggiunto dalla telefonata dei due genitori, Stefania e Michele, tramite centrale operativa, li aiuta facendo ricorso alla tecnologia. «Serviva un massaggio cardiaco - spiega l'infermiere al Carlino - così ho iniziato a dare alla signora le prime indicazioni ma senza però poter vedere i loro movimenti e tutto era molto più difficile». Così ha deciso di usare 'FlagMi', un'applicazione utilizzata da poco più di un anno da Emilia-Romagna e Piemonte, che consente, attraverso lo smartphone, di migliorare i tempi e la qualità dell'intervento dell'operatore 118 che può controllare tutto, in diretta, seduto dalla centrale operativa.

L'immagine nello schermo

 

Sul telefono arriva un messaggio per la privacy che va accettato, si attiva la fotocamera e l'operazione è pronta a partire. «Subito - riprende l'infermiere - mi è apparsa l'immagine del piccolo nello schermo e ho iniziato a teleguidare il padre che inizialmente stava sbagliando il massaggio e così l'ho corretto.

Ogni movimento era ripreso con dovizia da sua moglie. Il tutto è durato una ventina di minuti in attesa dell'arrivo dell'ambulanza e dell'automedica. Senza quella videochiamata? Diciamo che vi sarebbero state poche possibilità di salvezza per il piccolo». Il bimbo è stato poi ricoverato in rianimazione al Policlinico Sant'Orsola, è stato operato e il 29 è stato dimesso. Ora sta bene.

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