Radioterapia oltre il 200% su un bambino di 6 anni: ora ha un deficit cerebrale

Soltanto il Processo ora potrà stabilire eventuali responsabilità

Subisce una radioterapia più intensa del 200%: un bambino ora ha un deficit cerebrale. Avviato il processo
Subisce una radioterapia più intensa del 200%: un bambino ora ha un deficit cerebrale. Avviato il processo
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Martedì 23 Novembre 2021, 17:28

Ha subìto una radioterapia alla testa risultata superiore del 200% superiore a quella prescritta per curare una grave forma di leucemia. E così che è cambiata drasticamente la vita di un bambino di sei anni in cura presso l'ospedale di Perugia tra l'ottobre e il novembre del 2016. Da quell'errore ne è scaturita una patologia cerebrale con «una grave regressione nelle capacità di cognizione e di ragionamento e un notevole deficit di coordinazione».

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E' questa l'accusa che la Procura del capoluogo umbro contesta a un fisico-medico e all'allora dirigente della struttura complessa di radioterapia che aveva in cura il piccolo paziente, per i quali ha disposto la citazione in giudizio con l'accusa di lesioni personali colpose.

A notare i primi problemi nel bimbo, è stata la madre. E, in seguito a vari esami e controlli è stata accertata la nuova patologia, la famiglia ha così sporto denuncia-querela. Nel capo d'accusa nei confronti del medico si parla di «macroscopico errore di determinazione e calcolo della dose di irradiazione precauzionale encefalica» per il bambino.

Indicata in 4,5 Gray a seduta «per un'irradiazione complessiva di 36 Gray (in forza di otto sedute), così da discostarsi e sostanzialmente aumentare del 200 per cento la dose di radioterapia prescritta al minore dal medico che lo aveva in cura» che aveva stabilito «una dose pari a 1,5 Gray per ogni seduta».

L'allora dirigente medico della struttura di radioterapia oncologica è stata invece citata in giudizio in quanto «essendo titolare di una posizione di garanzia» nei confronti del bambino «ometteva di controllare e verificare che l'esecuzione del trattamento radioterapico fosse effettuata nei termini e nelle dosi rigorosamente indicati, così da contribuire casualmente all'insorgenza della patologia cerebrale che non si sarebbe verificata ove avesse compiutamente controllato la correttezza del trattamento radioterapico».

Soltanto il Processo ora potrà stabilire eventuali responsabilità.

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