Asili nido privati, tariffe alle stelle da nord a sud: «Colpa del Covid». Famiglie in rivolta

bimbi_asilo nido
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di Lorena Loiacono
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 08:14

Portare un bimbo all’asilo nido vale oro, nel senso letterale del termine. Nell’ultimo anno infatti si è registrato un netto incremento delle tariffe nelle strutture private: un nido su due ha aumentato i prezzi. È uno degli effetti del Covid che si abbatte direttamente sulle famiglie. 
INDAGINE AL NIDO A rivelarlo è un’indagine di Altroconsumo, su 214 asili privati tra Milano, Bari, Reggio Calabria, Padova e Pescara, da cui emerge che solo il 43% delle strutture non ha aumentato i costi e il 7% li ha abbassati. A far schizzare i prezzi è stata la necessità del distanziamento che ha imposto ai nidi l’aumento degli spazi per bambino e il numero delle educatrici. Quindi si abbassa la capienza degli asili e i costi crescono, anche per i gestori ovviamente che hanno deciso di incrementare la spesa per la tassa di iscrizione, per la tariffa mensile o anche solo per il servizio mensa. 


CARO BIMBO In media, addirittura la metà dei nidi che ha deciso di aumentare i prezzi lo ha fatto con un incremento del 6%, che equivale a 36 euro in più al mese. Considerando invece la totalità dei nidi, l’aumento medio è del 3% pari a circa 18 euro al mese. Per esempio, nelle fasce da 6 a 8 ore di frequenza le tariffe medie sono passate da 587 a 608 euro.

Un salasso. 


 

MILANO IN VETTA Con una retta di 684 euro al mese, Milano in quanto a nidi è la città più cara d’Italia quindi l’aumento, nonostante in percentuale non sia dei più alti, pesa notevolmente sul portafoglio famigliare. Bari è la città con l’aumento maggiore con ben 45 euro in più al mese, seguono quindi Reggio Calabria con 9 euro, Milano con 17 euro e Padova con 16 euro in più. 


SOS FAMIGLIE «Purtroppo è inevitabile - spiega Antonio Affinita, direttore generale del Moige – con le norme anti-Covid c’è la necessità di aumentare gli spazi e di ridurre il numero dei bambini per ogni struttura. Così sono aumentati considerevolmente i costi. Trovo grave, invece, che non si sia ancora avviato per le famiglie un processo di detrazione fiscale integrale per le rette degli asili nido e anche per le baby sitter. Le famiglie stanno vivendo un periodo di grave difficoltà. Andrebbero quindi sostenute». 

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