Baby sitter veronese uccisa di botte mentre difende la bimba in custodia. La polizia uccide l'aggressore

Teresa Scavelli in una sua foto sui social
Teresa Scavelli in una sua foto sui social
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Lunedì 7 Settembre 2020, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 14:02
Una 46enne veronese è stata ammazzata di botte in Svizzera. La donna, Teresa Scavelli, di Oppeano, si era trasferita in Svizzera, nel Cantone di San Gallo, dove lavorava come baby sitter in una famiglia. Con inaudita violenza è stata assalita e picchiata a morte da un uomo, uno svizzero, che era entrato in casa. La 46enne, come riporta L'Arena di Verona, ha cercato di difendere la bambina che aveva in custodia.

Il violento picchiatore, riporta il sito Rai del Tgr Veneto, sarebbe un 22enne del posto che soffriva di problemi psichici: una volta riuscito a entrare nella casa dove Teresa era con la bambina e la proprietaria, il giovane l'avrebbe colpita con un oggetto contundente. Tra lui e la vittima secondo la procura di San Gallo non vi erano legami e l'uomo sarebbe entrato nella casa per una scelta momentanea e casuale. 

La polizia è intervenuta, allertata probabilmente dai vicini, e per fermare l'aggressore che continuava ad accanirsi sulla 46enne veronese ha dovuto sparargli. L'uomo è morto sul colpo. Teresa Scavelli, si legge nel sito Rai, calabrese di nascita e veronese d'adozione, aveva lasciato per lavoro il marito e i tre figli a Oppeano. Il funerale della donna veronese si svolge oggi alle 15, nella chiesa di Palù, dove ha vissuto per diversi anni.
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