Avellino choc, gravissimo un 16enne: «Ferito da un colpo di pistola alla tempia»

Avellino choc, gravissimo un 16enne: «Ferito da un colpo di pistola alla tempia»
Avellino choc, gravissimo un 16enne: «Ferito da un colpo di pistola alla tempia»
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Martedì 3 Maggio 2022, 13:56 - Ultimo aggiornamento: 15:27

Un ragazzo di 16 anni, di origine russa ma adottato da una famiglia italiana, si trova in gravissime condizioni all'ospedale Moscati di Avellino, dopo che ieri pomeriggio è stato trasportato d'urgenza per essere rimasto ferito da un colpo di pistola alla tempia. Una vicenda drammatica, in cui non è ancora chiara la dinamica: il giovane potrebbe aver tentato il suicidio, oppure il colpo partito dalla pisola potrebbe essere partito accidentalmente.

Nella notte i sanitari del Moscati lo hanno sottoposto ad un intervento chirurgico di craniectomia decompressiva per tentare di contenere i gravi danni provocati dal proiettile che ha attraversato il cranio da parte a parte. I sanitari mantengono la più stretta cautela sul decorso post operatorio, ma confermano la prognosi riservatissima a causa della gravità delle ferite riportate.

Il ragazzo, adottato sette anni fa da una coppia di professionisti di Gesualdo, si era allontanato intorno alle 17:30 dall'abitazione di Torre dei Monaci, una località di campagna del comune irpino, portando con sé la pistola, legalmente detenuta, di proprietà della madre, impiegata amministrativa presso il comune di Gesualdo dopo essere stata nei ranghi della polizia municipale. È stato trovato dalla madre mezzora dopo, riverso a terra con una profonda ferita alla testa.

Sono stati allertati subito i soccorsi del 118 che hanno intubato il giovane prima di trasferirlo in ospedale. Le indagini dei carabinieri sono indirizzate a ricostruire la drammatica vicenda e ad accertare se il colpo partito dalla pistola sia stato intenzionalmente esploso dal giovane o se sia partito accidentalmente. Il giovane frequenta il terzo anno del liceo scientifico con ottimo profitto, come testimoniano insegnanti e compagni di scuola e non aveva dato alcun segno di turbamento che potesse allarmare i genitori. 

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