«Autopsia sull'anatra, è stata la faina», il post su Facebook del comune di Pomigliano d'Arco scatena i social: «Legittima difesa?»

«Autopsia sull'anatra, è stata la faina», il post su Facebook del comune di Pomigliano d'Arco scatena i social: «Legittima difesa?»
«Autopsia sull'anatra, è stata la faina», il post su Facebook del comune di Pomigliano d'Arco scatena i social: «Legittima difesa?»
di Simone Pierini
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Venerdì 3 Maggio 2019, 20:18
«Il Comune fa sapere ai cittadini che dall'autopsia fatta effettuare dall'assessore Mariagrazia Tartari sull'anatra uccisa nel Parco Giovanni Paolo II ieri mattina, si riporta che l'animale ed i suoi piccoli sono stati vittime di una faina». Premesso il dispiacere per la povera anatra morta, il post del comune di Pomigliano d'Arco pubblicato su Facebook ha scatenato l'ironia sui social



«Io sono garantista. La faina è innocente fino alla Cassazione. E poi non è che l’anatra ha provocato l’onesta faina? Sicuramente se l’è cercata. A meno che la faina non sia extracomunitaria. Allora #boschichiusi», commenta Marco. «Bene ha fatto il Comune a convocare il medico legale. Quanto accaduto a Pomigliano deve essere chiarito completamente in ogni suo aspetto», aggiunge Niccolò. «Ah nessun processo? Gettiamo la faina in pasto ai media? Mi fate schifo», sottolinea Giuseppe. 

«Intervistata la vicina di tana: “era una faina tanto per bene, salutava sempre"», le prime reazioni della "popolazione". «Vabbe' però non possiamo escludere che sia stata legittima difesa...», prova a difendere Daniel. «E se fosse un delitto passionale? Chi siamo noi per escludere l’amore tra un’anatra e una faina?», si domanda Davide. 
 


La realtà racconta però il motivo che ha creato il fenomeno "CSI a Pomigliano d'Arco". Ecco cosa è successo: «Il guardiano del parco aveva notato dei punti come se l'anatra fosse stata trafitta con i suoi anatroccoli e allora abbiamo disposto l'autopsia per escludere che ci fosse qualche malintenzionato che ammazzava gli animali» spiega all'Adnkronos la veterinaria e assessore Mariagrazia Tartari. «È emerso, invece, che è stato un predatore. Una faina, appunto».
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