Visalli: trovato il corpo del militare eroe morto per salvare due ragazzi a Milazzo

Visalli: trovato il corpo del militare eroe morto per salvare due ragazzi a Milazzo
Visalli: trovato il corpo del militare eroe morto per salvare due ragazzi a Milazzo
di Enrico Chillè
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Lunedì 28 Settembre 2020, 08:45
Non aveva l’attrezzatura adatta, ma non ci ha pensato due volte a spogliarsi e a tuffarsi in mare per salvare due adolescenti, poco più grandi dei suoi figli. Le onde alte sette metri, però, lo hanno travolto e portato alla deriva, mentre i colleghi riuscivano a mettere in salvo due ragazzi di 15 e 13 anni.

È morto così Aurelio Visalli, secondo capo della Guardia Costiera di Milazzo (Messina): l’uomo, 40 anni, lascia la moglie, un figlio di dieci anni e una figlia di sei. La tragedia è avvenuta sabato mattina nella Baia del Tono: i due ragazzi si erano tuffati in mare nonostante le violente mareggiate, ritrovandosi in balìa delle onde. L’allarme era arrivato subito alla Capitaneria di Porto ma non c’erano navi per poter sfidare quelle onde, così il sottufficiale e i suoi colleghi sono intervenuti da terra. Un’onda anomala ha travolto e inghiottito Aurelio, mentre i colleghi a fatica riuscivano a salire su una motovedetta partita poco dopo; il corpo è stato ritrovato solo ieri mattina.

Aurelio Visalli, originario di Rometta (Messina), aveva 20 anni di esperienza, maturata in giro per l’Italia, ma aveva deciso di tornare nella terra d’origine, trasferendosi a Venetico e lavorando a Milazzo. Gli amici lo ricordano come «un ragazzo altruista ma riservato, cresciuto con determinati valori», i colleghi come «un uomo sempre pronto ad aiutare gli altri. L’ultimo sacrificio lo ha fatto proprio per salvare quel ragazzo». Resta da capire se la tragedia poteva essere evitata: è quanto vuole accertare la Procura, che ha aperto un’indagine.

Ed il cognato di Aurelio usa parole forti: «Prima gli avevano impedito di uscire in nave, poi gli hanno chiesto di tuffarsi anche se come attrezzatura avevano solo un piccolo salvagente con una cordicella. Le ricerche sono partite con sei ore di ritardo e senza mezzi adeguati, ora non vogliono neanche fare l’autopsia. Ci hanno promesso i funerali di Stato ma noi vogliamo solo la verità».
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