Atp Finals a Torino, bufera biglietti: annullati migliaia di tagliandi venduti da mesi, ira social

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di Mario Fabbroni
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Venerdì 12 Novembre 2021, 22:24 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 18:45

Bufera annunciata con "truffa" ai danni di migliaia di appassionati di tennis che hanno regolarmente acquistato e ricevuto i biglietti per assistere alle Atp Finals di Torino, che si svolgeranno al Pala Alpitour del capoluogo piemontese. A meno di 48 ore dal via, l'organizzazione della Federazione Italiana Tennis (attraverso la Nitto) ha infatti inviato una mail in cui invitava a verificare se i biglietti già inviati fossero "ammessi" all'impianto. 

Una manovra ingiustificabile sia per tempistica che in base alle normative anti Covid vigenti (la Regione Piemonte è di colore "bianco", mentre solo con il colore "giallo" sarebbe scattata la tagliola). Le regole impediscono tra l'altro vendite superiori alla capienza indicata, che in estate era inferiore al 50% e che è stata ampliata fino al 60%. Anche se dalle dichiarazioni ufficiali del Governo (per bocca del Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali) la presenza del pubblico sarebbe stata portata al 75%.

Poi oggi la comunicazione del Comitato Tecnico Scientifico che lascia la capienza al 60% e che porta il tennis nelle aule di tribunale. Lo scorso 7 ottobre tutti gli organi di stampa riportavano infatti l'approvazione del decreto legge da parte del Consiglio dei Ministri con l'ampliamento del pubblico al 75% per gli stadi e al 60% per i Palazzetti. Quindi i biglietti venduti prima di questa data dovevano per forza essere nei limiti di legge coinsentiti, non certo in "overbooking". 

Sui social si è scatenata una bufera senza precedenti, che preannuncia cause di risarcimento da centinaia di migliaia di euro.

Anche perché dietro ad ogni biglietto acquistato sui siti tickets.nittoatpfinals.com e ticketone.it ci sono stanze di albergo e viaggi in aereo o in treno non più rimborsabili. E nella piantina del Pala Alpitrour è sempre comparsa la disponibilità dei posti, lasciati non a caso al diritto di scelta esercitato dagli utenti. 

La dicitura che "dal 1 dicembre 2021 i biglietti non ammessi saranno rimborsati" non basta certo a placare l'ira. Molti clienti hanno comprato il loro posto quasi un anno prima: quindi è difficile pensare che possano far parte dei presunti 1200 tagliandi "improvvisamente non ammessi" per ogni sessione di gara, Pomeriggio e sera di ogni giorno, per sette giorni. Ovvero, tra quelli "venduti di recente".  Basta andare sulla Rete e leggere le date di acquisto per rendersene conto. Il sospetto che non sia stato applicato alcun ordine cronologico nelle "eliminazioni" dei posti tra il pubblico è forte. Una figuraccia, in ogni caso. E un gigantesco danno economico di cui qualcuno dovrà rispondere.

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