Astrazeneca, l'immunologa Viola a 8 e mezzo: «La seconda dose non va fatta ai giovani»

Astrazeneca, l'immunologa Viola a 8 e mezzo: «La seconda dose non va fatta ai giovani, soprattutto alle donne»
Astrazeneca, l'immunologa Viola a 8 e mezzo: «La seconda dose non va fatta ai giovani, soprattutto alle donne»
di Emiliana Costa
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Venerdì 11 Giugno 2021, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 13:59

Astrazeneca, l'immunologa Viola a 8 e mezzo: «La seconda dose non va fatta ai giovani, soprattutto alle donne». Ieri sera, l'immunologa dell'Università di Padova è intervenuta nel programma condotto da Lilli Gruber per commentare il caso di Camilla Canepa, la 18enne morta per una trombosi pochi giorni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. 

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Viola ha lanciato un appello: «La seconda dose di AstraZeneca non va fatta. È vero che si dice che abbiamo un numero di casi minori sulle seconde dosi, ma perché sono state fatte meno seconde dosi. Si sono verificati eventi trombotici anche con le seconde dosi. Per cui per favore non ripetiamo l'errore e muoviamoci per una seconda dose diversa. Per i giovani e soprattutto per le donne giovani». 

E su un'ipotetica terza dose, la professoressa dell'Università di Padova chiosa così: «Non c'è nessuna ragione in questo momento per ritenere che ci sarà bisogno di una terza dose. I vaccinati da nove mesi sono ancora protetti. Se il virus dovesse mutare tanto e iniziamo a vedere che le persone vaccinate si ammalano, dovremo pensare a una terza dose ma con un vaccino diverso». 

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