Assegno unico, corsa all’incasso: 124mila richieste in 3 giorni

Boom di richieste all'Inps. I soldi da marzo: ecco gli importi

Assegno unico, corsa all’incasso: 124mila richieste in 3 giorni
di Alessandra Severini
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Martedì 4 Gennaio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 08:05

È corsa all’assegno unico, la misura di sostegno economico che spetta per ogni figlio a carico fino ai 21 anni indipendentemente dal reddito. Nei soli primi tre giorni dell’anno sono giunte all’Inps circa 124mila richieste per 200mila figli.

TEMPI. Le domande possono essere presentate dal 1 gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2022. L’erogazione dell’assegno partirà a marzo, ma anche chi presenta la domanda più tardi potrà ricevere gli arretrati. Chi fa la domanda entro il 28 febbraio riceverà l’assegno fra il 15 e il 22 marzo.

MODALITÀ. La domanda deve essere presentata da uno dei due genitori. La domanda si presenta online accedendo al sito Inps con Spid o carta d’identità elettronica oppure ci si può rivolgere a un patronato.

IMPORTO ASSEGNO. L’importo dell’assegno varia a seconda del reddito Isee. Si va da un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 15mila euro, a un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40mila euro.

Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi, madri di età inferiore a 21 anni o figli affetti da disabilità.

DOMANDA OGNI ANNO. Le domande dovranno essere presentate tutti gli anni, nei primi due mesi dell’anno.

PRESTAZIONI CANCELLATE. L’assegno va a sostituire una serie di prestazioni come il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli assegni familiari e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Detrazioni e assegni familiari non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo. Chi maturerà il diritto all’assegno di natalità entro il 31 gennaio 2022 continuerà a percepirlo fino alla data di scadenza della prestazione nel 2022. Rimarrà invece vigente il bonus nido.

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