Anziana perde la casa: sfrattata da una famiglia di abusivi. La nipote: «Persi i ricordi di una vita»

Anziana perde la sua casa: sfrattata da una famiglia di abusivi. Il nipote: «Persi i ricordi di una vita»
Anziana perde la sua casa: sfrattata da una famiglia di abusivi. Il nipote: «Persi i ricordi di una vita»
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Mercoledì 11 Maggio 2022, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 20:24

La Polizia Municipale di Napoli, alla luce delle verifiche svolte nell'immobile di proprietà comunale di via Egiziaca a Pizzofalcone, ha provveduto a murare l'appartamento lasciato libero per evitare il rischio di occupazioni abusive impedendone così l'accesso ed ha sottoposto a sequestro l'abitazione. Il provvedimento giunge dopo che ieri era venuta alla luce la storia della donna, Carlotta T., un'ex professoressa di 90 anni, sfrattata di casa da una famiglia di abusivi dopo aver lasciato l'appartamento di via Egiziaca 35 per sottoporsi a degli accertamenti clinici.

Al rientro a casa, il 25 novembre scorso, l' anziana trovò i suoi mobili abbandonati in strada, e le serrature della porta cambiate. Da allora - nonostante impegni e promesse di ripristino della legalità da parte delle autorità locali e nazionali - non ha potuto tornare nella propria abitazione e vive da una nipote in provincia di Avellino. Quando gli agenti della Polizia municipale hanno fatto irruzione nell'appartamento di via Egiziaca 35 lo hanno trovato libero. Gli occupanti abusivi infatti, verosimilmente a causa del clamore mediatico suscitato dalla vicenda, se ne erano già andati.

I vigili hanno potuto verificare come all'interno fossero stati effettuati lavori di ristrutturazione da parte degli stessi occupanti abusivi, mentre tutte le suppellettili di proprietà della donna erano state devastate o buttate. Pressoché distrutto il precedente appartamento. Con l'intervento di oggi la Polizia municipale ha eseguito un provvedimento di sequestro disposto ai sensi dell'articolo 321 del codice di procedura penale, in modo da preservare la proprietà dell'immobile da nuove intrusioni.

La nipote: perso i ricordi di una vita

«Ci sono stati strappati i ricordi di una vita, come le foto della mamma e del padre di zia Carlotta, di una famiglia con tanti fratelli, peraltro piuttosto nota nell'Avellinese, e, soprattutto i suoi libri, i grandi amici di un'insegnante di lettere. IL dolore è grande». È addolorata Marisa, nipote di Carlotta, la docente di 90 anni che si è vista sfrattata, dall'oggi al domani, dopo aver lasciato l'appartamento napoletano di via Egiziaca 35, a Pizzofalcone, per dei controlli sanitari. La sua casa si trova alle spalle di piazza del Plebiscito. Lì ha praticamente trascorso tutta la sua vita. Carlotta, infatti, è irpina di nascita ma napoletana di adozione. All'ombra del Vesuvio ha vissuto, studiato (è laureata in lettere e filosofia) e lavorato, come docente.

Non si è mai sposata ma è sempre stata legatissima alla sua famiglia e soprattutto alla nipote la quale non ha il coraggio di dirle la verità. Ieri la Polizia Municipale di Napoli, dopo le verifiche, ha murato l'appartamento lasciato libero dagli abusivi, per evitare il rischio di ulteriori occupazioni abusive.

L'appartamento è stato messo sotto sequestrato nell'ambito di un'indagine della sezione «Ambiente, Edilizia e Urbanistica» della Procura di Napoli (coordinata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) che non riguarda solo le occupazioni abusive di Pizzofalcone ma anche quelle avvenute in altri quartieri di Napoli e pure in provincia. «C'era anche un servizio di bicchieri di cristallo di grande valore - dice ancora Marisa - che, credo, saranno stati rubati. Zia era a casa nostra, a Montoro, quando la prima famiglia si è introdotta in casa sua. Abbiamo subito presentato denuncia. Ci farebbe piacere recuperare almeno i piatti. Quelli, a quanto pare ce li hanno lasciati». La donna è convinta che ormai quella casa non tornerà più alla zia, sebbene quest'ultima ci tenga fortemente: «Mi ha sempre detto e ancora mi ripete - sottolinea - 'fino all'ultimo giorno quella casa me la devo tenere, la voglio finché campo '. Ma adesso la vedo davvero difficile». «Ci farebbe piacere finisse nelle mani di persone meritevoli - aggiunge - ma non esistono graduatorie e quindi l'assegnazione è praticamente impossibile».

Il fenomeno delle occupazioni abusive riguarda anche altre famiglie della zona di Pizzofalcone, come altre località della città. Una di queste è il rione Traiano, a tra i quartieri Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Lì fa sapere il consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli, «la camorra si è impossessate degli scantinati. Vorrei sapere perché non si interviene? In quei locali diventati off-limits per i legittimi proprietari, i clan ci mettono i pitbull per i combattimenti tra cani oppure li trasformano in abitazioni da assegnare ai loro accoliti». «Non possiamo più accettare lo strabismo delle nostre istituzioni - afferma Borrelli - se gli enti sono inadempienti, allora è giusto che vengano commissariati. I comuni dove si regista il maggiore numero di occupazioni abusive - conclude - sono quelli dove mancano le graduatoria o, come a accade a Napoli, dove non vengono aggiornate da circa dieci anni». 

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