Papà costretto a vestirsi da senzatetto per vedere la figlia: «La madre la nasconde in Ungheria»

Si traveste da Clochard per vedere la figlia: «La madre mi ha incastrato e la nasconde in Ungheria»
Si traveste da Clochard per vedere la figlia: «La madre mi ha incastrato e la nasconde in Ungheria»
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Domenica 5 Maggio 2019, 14:55
Andrea Tonello, imprenditore padovano di Vigonza, non si arrende. La figlia Chantal sta crescendo lontano da lui perché sette anni fa la madre è scappata via strappandola alle sue cure di padre. La piccola aveva soltanto tre mesi.  Un gesto che spiazzò l'uomo spingendolo a intraprendere una lunga battaglia legale e non solo. Recentemente Tonello è stato costretto a travestirsi da clochard pur di vedere sua figlia. «È nascosta in Ungheria», racconta al "Corriere della Sera".
 
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MALI ESTREMI ESTREMI RIMEDI Il 47enne è partito dall’Italia con una parrucca nera da uomo, i pantaloni di suo nonno, un giubbino verde pisello, con l'obiettivo di riportare a casa Chantal. «Ci avevo già provato molte volte, da solo, con mio padre, con l’avvocato italiano, con quello ungherese, con un investigatore, mettendo una taglia, bussando, cercando... Niente, il Paese era impenetrabile e ormai mi conoscevano. Per scoprire dove stava la mia piccola non mi restava che vestirmi da barbone, senza dare troppo nell’occhio». 


LA STORIA Nel dicembre del 2011, la compagna di allora - l’ungherese Klaudia, parrucchiera ad Abano Terme - gli disse che avrebbe trascorso le vacanze di Natale a Mezotur. «Dovevo andare a riprenderle a fine anno ma quando mi sono messo in macchina e l’ho chiamata, sorpresa: 'no Andrea, non venire qui perché io non torno'». Quella frase è stata l'inizio del dramma.



I VIAGGI «Andavo in Ungheria ogni 15 giorni a cercare Chantal e ci rimanevo per giorni... se non lo facevo mi sembrava di mancare nei suoi confronti», racconta. All’inizio, nei primi mesi, sapeva dov’era. «A casa della nonna, l’ho vista più volte, sia lei che Klaudia. Dopo che si è mossa la magistratura sono però sparite e allora ho dovuto ingegnarmi... Vestito da barbone, mi sono piazzato al supermercato, sperando di incrociarle».

LE SENTENZE Non sono serviti a nulla i numerosi viaggi e le sentenze dei tribunali. La giustizia sta processando in contumacia Klaudia, oggi trentaseienne, per sequestro di persona; su di lei pesa un mandato di cattura internazionale e anche il Tribunale dei Minori di Venezia le ha tolto la patria podestà. Nonostante tutto questo, Andrea non riesce a riabbracciare sua figlia.
La Corte europea dei diritti dell’uomo nel 2018 ha punito l’Ungheria riconoscendo 30 mila euro a Tonello per «non aver garantito il diritto del ricongiungimento del padre con sua figlia».
Tonello non si abbatte, ma ha capito di essere finito in una trappola. «Klaudia aveva premeditato tutto, aveva fatto la causa degli alimenti fin dal primo mese, quando ci si vedeva ancora. Ho capito che per alcune donne ungheresi di quella zona, è un sistema, una tattica. Vengono in Italia, cercano il pollo di turno e lo spennano. Ho scoperto che ha origini Rom, che Mesotur è una cittadina con molti Rom...Quando l’ho conosciuta ero in un momento di difficoltà per la morte di mio fratello, lei si è avvicinata a me e mi sembrava di stare benissimo. Poi ha voluto subito un figlio, ed è nata Chantal. Infine se n’è andata chiedendo mille euro al mese, che in quel posto significa fare la vita da nababbo».

LA PAGINA FACEBOOK Tonello ha anche aperto una pagina Facebook di nome "Missing Chantal" per eventuali segnalazioni. È sui social che scrive le lettere per ogni Natale o compleanno. «Auguri principessa, è ancora silenzio, ancora il vuoto, ancora divisi - è l’ultimo post - Tutto assurdo. Quando ci ritroveremo sarà dura, sarà difficile ma sarà immensamente fantastico. Ti amo piccola mia, intanto aspettami. Buon Natale, il tuo papà».
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