Crisanti: «Sulla terza dose siamo in ritardo, bisognava pensarci a giugno-luglio»

Crisanti: «Sulla terza dose siamo in ritardo, bisognava pensarci a giugno-luglio»
Crisanti: «Sulla terza dose siamo in ritardo, bisognava pensarci a giugno-luglio»
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Venerdì 26 Novembre 2021, 10:10

POL S0A QBXB ==COVID:CRISANTI, C'È RITARDO, BOOSTER DA PROGRAMMARE IN ESTATE No vax un problema, ma pesano di più vaccinati non più coperti (ANSA) - ROMA, 26 NOV - la terza dose del vaccino «si doveva programmare tra giugno e luglio. Allora invece si parlava di immunità di gregge a settembre». È quanto afferma, in un'intervista al Fatto Quotidiano, il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'Università di Padova, Andrea Crisanti,, sottolineando che «la trasmissione del virus è alimentata dai non vaccinati e da quelli a cui è scaduto il vaccino. Questi ultimi aumentano con il passare del tempo. Il Super green pass va nella giusta direzione, ma non so quanto sia efficace». «Il Green pass, quello tradizionale, che si rinnova ogni 6-9 mesi di fatto tra 2-3 mesi lascerà scoperte decine di milioni di persone - afferma Crisanti - Il grosso della trasmissione avverrà nei prossimi 3-4 mesi, il problema quindi ci sarà a gennaio e febbraio quando i vaccinati tra aprile e luglio saranno poco protetti.

Il punto è che bisognerebbe, già oggi, fare le terze dosi con la stessa intensità con cui le abbiamo fatte ad aprile e giugno. Il Super green pass aiuterà, ma di fatto arriveremo in ritardo». «Tra aprile e luglio abbiamo vaccinato fino a 500 mila persone al giorno e raggiunto un livello di immunizzazioni che finora ci ha protetto - spiega - Ora dovremmo rifarlo nello stesso arco di tempo. Invece la terza dose va a rilento e nel frattempo la diffusione del virus ci ha superati». Il Super Green Pass, aggiunge, «sicuramente abbassa la trasmissione, ma tutte le misure di prevenzione dovevano essere adottate prima. Oggi (ieri, ndr) abbiamo quasi 14mila casi. I non vaccinati sono un problema, ma non il principale. Da un punto di vista numerico lo sono di più i vaccinati che hanno perso la protezione». La prima cosa da fare, a suo avviso è imporre «mascherine obbligatorie su tutti i mezzi pubblici», e «controllo sociale». (ANSA). YJ4-LEM 26-NOV-21 09:17 NNNN

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