Ancona, picchia la moglie davanti alla figlioletta e la manda all'ospedale: arrestato dai carabinieri

I carabinieri hanno arrestato l'uomo
I carabinieri hanno arrestato l'uomo
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 14:58

Picchia la compagna e la manda in ospedale ad Ancona: arrestato un anconetano di 30 anni. Ieri mattina i carabinieri della caserma delle Brecce Bianche sono intervenuti in un appartamento di via Sacripanti dopo l’allarme lanciato dai vicini della coppia. Avevano sentito, per l’ennesima volta, urla e strepiti provenire da casa del 30enne. 
Quest’ultimo è finito agli arresti con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Una contestazione, la prima, derivata dalla denuncia della donna, di dieci anni più giovane rispetto al convivente, che ha riferito di plurimi soprusi avvenuti nell’ultimo periodo tra le mura domestiche, sempre per futili motivi.

L’uomo, su disposizione del pm Andrea Laurino, è stato collocato ai domiciliari (in una casa diversa da quella familiare) in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice.

La vittima è stata portata al pronto soccorso di Torrette per varie contusioni rilevate sul corpo. La prognosi è di una decina di giorni. Dopo le dimissioni è tornata a casa. 


Le botte ricevute ieri sarebbero avvenute sotto gli occhi della figlioletta della coppia. L’episodio di violenza e la conseguente indagine sono stretti nel massimo riserbo, ma – secondo una prima ricostruzione – l’uomo avrebbe aggredito la 20enne sia a mani nude che lanciandole addosso degli oggetti trovati in casa. Alla situazione incandescente ha messo un punto fermo l’arrivo in via Sacripanti dei carabinieri della stazione di via Flavia.

Sarebbero stati i vicini della coppia a chiamare la centrale operativa del 112 dopo aver sentito trambusto nell’appartamento abitato dal 30enne e dalla compagna. L’accusa di maltrattamenti si è configurata dopo la denuncia sporta dalla vittima: quella di ieri sarebbe stata l’ennesima aggressione subita in casa e impartita dal convivente. Sembra che solo qualche settimana fa la donna sia finita al pronto soccorso per dei lividi: in quell’occasione avrebbe detto al personale ospedaliero di aver sbattuto accidentalmente contro una porta, tacendo dunque su quello che gli inquirenti sospettino possa essere un altro episodio di soprusi.

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