Amazon, Calenda boccia i braccialetti: "Mai in Italia"

Amazon, Calenda boccia i braccialetti: "Mai in Italia"
Amazon, Calenda boccia i braccialetti: "Mai in Italia"
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Venerdì 2 Febbraio 2018, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 17:48

«Ho spiegato loro che gli unici braccialetti che facciamo in questo paese sono quelli che produce la nostra gioielleria. Gli ho spiegato, e loro del resto hanno capito, che una cosa come quella, che non è in uso ma è stata brevettata in Italia non ci sarà mai». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda al termine dell'incontro a Roma, al Mise con una delegazione di Amazon.

«Abbiamo fatto un punto sui nuovi investimenti, di cui siamo contenti, a patto che la cura principale che devono avere è la cura della qualità del lavoro e del personale e su questo loro hanno dato un impegno - ha spiegato Calenda - Credo che anche l'incontro con Poletti per far ripartire il dialogo con i sindacati sia importante». «Gli investimenti non possono rappresentare da soli l'obiettivo ma devono essere investimenti che prevedano la qualità del lavoro e non solo la quantità», ha aggiunto Calenda.

Il ministero del Lavoro intanto ha smentito
le affermazioni secondo cui il Jobs act avrebbe «autorizzato» l'utilizzo di dispositivi per il controllo a distanza dei lavoratori, precisando che «non rispondono alla verità dei fatti». In una nosta si sottolinea che il Jobs act «ha adeguato la normativa contenuta nello Statuto dei lavoratori, risalente al 1970, alle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute. La norma non ha dunque "liberalizzato" i controlli, ma ha fatto chiarezza circa il concetto di "strumenti di controllo a distanza" ed i limiti di utilizzabilità dei dati raccolti attraverso questi dispositivi, in linea con le indicazioni che il Garante della Privacy ha fornito negli ultimi anni». Inoltre, prosegue la nota, «la disposizione ha previsto che, in ogni caso, questi strumenti possano essere adottati esclusivamente previo accordo sindacale o autorizzazione dell'Ispettorato territoriale del Lavoro o del Ministero».

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