Vaccino, Moderna taglia le dosi del 20%. L'ira di Arcuri: «Non è una merendina, vanno consegnate»

Vaccino, Moderna taglia le dosi del 20%. L'ira di Arcuri: «Non è una merendina, vanno consegnate»
Vaccino, Moderna taglia le dosi del 20%. L'ira di Arcuri: «Non è una merendina, vanno consegnate»
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 13:56

Vaccino anti Covid, l'allarme di Arcuri. Dopo Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna ha annunciato un taglio nelle consegne di vaccino. A riferirlo è il Commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, spiegando che l'azienda «ci ha appena informato che per la settimana del 9 febbraio, delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno».  ​

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«Un italiano ogni 23 si è contagiato da inizio epidemia», per oltre 2,5 milioni di casi, ha detto Arcuri. «Ma grazie alle misure di contenimento la curva viene tenuta entro ambiti di non esplosività», ha aggiunto. «Dall'inizio di questa 'notte' gli italiani che si sono contagiati sono 2.515.507, uno ogni 23 - ha affermato Arcuri -.

Grazie alle misure di contenimento che sono state introdotte la curva nel nostro Paese viene tenuta dentro ambiti di non esplosività».

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«Ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino che avremmo dovuto ricevere e che non abbiamo ricevuto». «È molto difficile iniziare una campagna di vaccinazione di massa, se non ci sono i vaccini». «Il 20 gennaio abbiamo bandito la gara per i padiglioni temporanei (le Primule, ndr) per le vaccinazioni, il termine per la presentazione delle offerte è prorogato al 3 febbraio, come prorogati sono i termini per la realizzazione - ha spiegato - fino a quando potrà iniziare la campagna di massa, molto difficile se non ci sono i vaccini».

Arcuri sul vaccino: non è una bibita o una merendina

L 'obiettivo strategico è quello di dare all'Italia una «rete di ricerca e sviluppo» migliore di quella precedente, in grado anche di arrivare a produrre «un livello accettabile di vaccini e farmaci idonei a contrastare il Covid». Arcuri sottolinea che la scelta «autoctona» non significa che l'Italia non continuerà a sostenere un'azione comune europea. Quanto al vaccino di ReiThera, Arcuri ha ribadito che si tratta di un farmaco «molto promettente» e che sarà fatto «ogni sforzo affinché possa presentare il prima possibile l'autorizzazione in commercio».

«Il vaccino non è una bibita e neanche una merendina, il vaccino è l'unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno, non si può scherzare né voltarsi dall'altra parte quando si tratta della salute delle persone», ha detto Arcuri in conferenza stampa tornando a chiedere alle case farmaceutiche di rispettare gli accordi. «Non si devono fare propaganda, annunci e promesse, si devono consegnare i vaccini che - aggiunge - i contratti prevedono debbano essere consegnati». ​«Confidiamo che i ritardi (nella consegna delle dosi di vaccino, ndr) finiscano e che cresca il numero dei produttori. Il mercato funziona quando c'è non solo tanta domanda, ma anche tanta offerta. È necessario che ci siano tanti produttori non in possesso di un candidato vaccino, ma di un vaccino».

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