Il caos intorno ad Alitalia acquista contorni inquietanti. Mentre la nuova compagnia Ita, che inizierà ad operare il 15 ottobre prossimo, continua - non senza difficoltà - la trattativa con i sindacati per il nuovo corso, la vecchia Alitalia con un annuncio sui social si spinge a suggerire ai suoi passeggeri di evitare di viaggiare con un bagaglio da portare in stiva, e di imbarcarsi solo con un bagaglio a mano.
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Il motivo? La sostanziale incapacità di garantire che i bagagli arrivino a destinazione.
«Consigliamo ai passeggeri di presentarsi all’imbarco con un solo bagaglio a mano delle dimensioni consentite per contenere i tempi di attesa per la riconsegna a destinazione». L’azienda aggiunge poi le proprie scuse «per gli eventuali disagi procurati»: negli ultimi giorni, spiega il Corriere della Sera, molti passeggeri hanno denunciato di non aver ricevuto il proprio bagaglio sul nastro di riconsegna in aeroporto. In poche parole: l'aereo atterra, gli addetti non scaricano i bagagli perché assenti per via delle manifestazioni, e l'aereo riparte con i bagagli ancora a bordo.
Una settimana fa era stata l'Enac a premere su Alitalia affinché informasse i passeggeri di eventuali disguidi nella gestione delle valigie, e suggeriva di limitare l'imbarco stesso dei bagagli da stiva. Ieri Alitalia ha recepito il suggerimento. E i passeggeri che sono incappati nei disagi, ora potrebbero chiedere - secondo le regole europee - risarcimenti fino a 1.300 euro. Le richieste dovrebbero però essere presentate ad un'azienda che il 14 ottobre smetterà di volare: una problematica non da nulla. E sui social, sotto i tweet di Alitalia, esplode la rabbia degli utenti: «Ritardo nei servizi? Ma se non avete servizi, siete una vergogna, ridate indietro tutti i soldi dei biglietti cancellati», scrive un cliente. «Sono due mesi che aspetto il rimborso per una valigia lasciata in aeroporto a Parigi per un volo Parigi-Roma - scrive un cliente francese - Non ho ancora ricevuto niente». «Non ci sono parole appropriate per questa piattaforma per dire quanto vi odio», scrive un altro.