Alfonso e Maria Alberta, cuori d'oro: lasciano eredità da 2 milioni di euro a parrocchia e associazioni benefiche

Il testamento di Alfonso Giazzon e Maria Alberta Da Rold, che vivevano in provincia di Belluno

Due milioni di eredità, la coppia la lascia alla parrocchia e alle associazioni benefiche
Due milioni di eredità, la coppia la lascia alla parrocchia e alle associazioni benefiche
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Maggio 2022, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 15:51

Hanno lasciato soldi e case per un totale di circa due milioni di euro, ma non avendo eredi diretti hanno scelto di devolvere quei beni alla parrocchia e a varie associazioni benefiche. Alfonso Giazzon e Maria Alberta Da Rold, che vivevano in provincia di Belluno, sono i protagonisti di una scelta molto caritatevole.

Leggi anche > Imprenditore italiano morto a Bucarest: il cadavere carbonizzato nel portabagagli di un'auto

A raccontarla è Alessia Trentin per Il Gazzettino.

Il signor Alfonso era morto nel 1988, mentre la moglie, ex impiegata all'Inps, era morta esattamente un anno fa. I due non avevano figli e avevano sempre vissuto con semplicità, senza rinunciare a fare opere di bene. E hanno deciso di farlo fino alla fine, come dimostra il testamento fatto redigere dall'anziana nel 2017: circa un milione e mezzo di euro a favore di 4 eredi, vale a dire Comitato d’Intesa, parrocchia Don Bosco, Via di Natale onlus di Aviano e Aism Belluno e di tre legati, due cugini del marito. Non solo, due immobili sono andati alla sezione bellunese della Lilt.

La coppia, che viveva a Borgo Prà, era molto credente e attiva nella beneficenza. Anche per quello, conoscevano bene tutte le sezioni locali delle varie associazioni. Ai 4 eredi, due associazioni del territorio, una di Aviano e la parrocchia don Bosco, andranno 305 mila euro a testa. «Abbiamo redatto un piano quinquennale per l’utilizzo dei soldi, li useremo per portare avanti servizi già in essere come “Stacco” con il quale nel 2021 abbiamo percorso oltre 300 mila chilometri per portare le persone da casa all’ospedale, e come l’amministratore di sostegno» – spiega il presidente del Comitato d’Intesa, Gianluca Corsetti - «Ma non solo, ci saranno in particolare progetti rivolti a chi fa volontariato verso la terza età. La prossima settimana, per esempio, partirà un progetto triennale ma ancora non sveliamo nulla».

La parrocchia di don Bosco con il tesoretto unito a fondi assicurati dal Cei, metterà in sicurezza la piccola chiesa di San Giuseppe, amata dalla defunta, dove ora si svolgono solo i rosari di maggio, e ne destinerà una parte alla scuola materna. Due immobili, poi, sono andati alla sezione di Belluno della Lilt. Si trattava di una casa in Nevegal e dell’amata abitazione di Borgo Pra, entrambi venuduti dall’Associazione che ha ricavato 295 mila con i quali, ora, finanzierà la propria sede, la prima. «Siamo sempre stati ospitati all’interno di ambulatori privati – spiega la presidente Pieranna Dal Mas -, avere una nostra sede ci cambia completamente le prospettive. Offriremo ospitalità anche ad altre associazioni operative nella sanità».

Infine, 100 mila euro a testa sono andati a due cugini del marito e alla bandate ucraina Oleksandra Pyatkovska che l’ha assistita amorevolmente negli ultimi dieci anni di vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA