Famiglia no vax sterminata ad Alessandria. In meno di un mese sono morti due fratelli di 61 e 58 anni e il padre 86enne: tutti non vaccinati al Covid per scelta. Il caso della famiglia Grassi, ha scosso la città - tra l'altro una delle più colpite in Piemonte nella prima ondata del Covid - e riacceso lo scontro sugli 'irriducibili' che non intendono vaccinarsi, a oggi 151 mila tra gli ultracinquantenni, nel solo Piemonte. Massimo Grassi è stato il primo a morire: aveva 61 anni, qualche problema di salute, e non era finito in ospedale per il Covid ma, secondo quanto è stato riferito, per un blocco intestinale. Dopo il ricovero è risultato positivo e il suo quadro clinico è rapidamente peggiorato. Poi è morto il padre, Giorgio. L'ultimo ad ammalarsi è stato Mario, 58 anni. Godeva di buona salute, raccontano i conoscenti, ma le sue condizioni si sono aggravate e negli ultimi giorni di gennaio è deceduto in ospedale.
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Martedì 1 febbraio, l'ultimo saluto, nella chiesa di San Giuseppe artigiano, nel quartiere popolare Cristo, alla periferia alessandrina.
Il fratello Mario era noto per la sua eccentricità: spesso indossava divise e cappelli da militare, aveva recitato come comparsa in alcuni film d'azione. Da qualche tempo era disoccupato dopo che l'azienda per cui lavorava aveva chiuso delocalizzando la produzione in Turchia. Lascia la moglie, infermiera in ospedale, e un figlio. La sua morte, come quella del fratello maggiore Massimo e del padre, aumenta il rammarico di chi non è riuscito a convincerli a sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid. «Li conoscevo da tempo e sapevo come la pensassero. - racconta un amico di famiglia, Carmine Passalacqua, consigliere comunale - Massimo mi scriveva che il virus non esiste e, inutilmente, ho cercato di convincerlo della necessità di proteggere se stesso e gli altri. L'ultima volta, ancora, in occasione degli auguri di Natale. Ma non è servito».