Picchiata a morte e poi sepolta con il carnefice nella tomba di famiglia. L'ennesima violenza Alessandra Perini l'ha subita quando è stata sepolta vicino al marito accusato di averla uccisa. Inaccettabile per le amiche che hanno deciso di fare una colletta per farla riposare in pace. Alessandra è morta il primo ottobre 2020 a 46 anni vittima delle violenze del marito Davide Di Donna, 50 anni nella casa dove vivevano a Pavollo (Modena).
L'uomo accusato di averla uccisa si è tolto la vita un mese dopo mentre era ai domiciliari e le sue ceneri sono state messe vicino a lei nel cimitero di Monteobizzo.
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Le amiche di Alessandra hanno lanciato una raccolta fondi in paese, trovando molte persone disposte a aiutarle per dare degna sepoltura alla donna. Anche perché il tumulo non ha ancora una lapide. «Immaginate cosa possiamo provare noi che volevamo bene ad Alessandra a vederla adesso riposare per sempre con accanto il marito accusato di averla uccisa – confidano alla Gazzetta di Modena – ma noi siamo parenti più lontani, e non possiamo dire nulla se la scelta dei parenti stretti è stata questa».