Covid Acerra, quattro famiglie positive nello stesso palazzo: 11 contagiati dopo le Feste. I vicini negazionisti rifiutano i controlli

Covid Acerra, quattro famiglie positive nello stesso palazzo: 11 contagiati dopo le Feste. I vicini negazionisti rifiutano i controlli
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Martedì 5 Gennaio 2021, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 13:16

Quattro nuclei familiari sono risultati positivi al Covid 19 in una palazzina di un rione popolare ad Acerra, nel Napoletano, dove nei giorni scorsi sono stati effettuati 68 tamponi in seguito alle richieste di un medico preoccupato dai sintomi segnalati da alcuni inquilini. Tra i positivi, undici in tutto, c'è anche un'anziana donna che ospitava per il periodo natalizio la figlia, due nipoti e la fidanzata di uno di questi, ora tutti in quarantena nell'appartamento della nonna. L'anziana donna e la figlia dovrebbero essere state in contatto con una persona poi risultata positiva, ed a loro volta hanno contagiato il resto dei familiari. Una coppia di negazionisti, residente nel condominio, ha invece rifiutato di essere sottoposta ai controlli. È quanto reso noto dal Comune di Acerra in seguito alla segnalazione di un medico di base che ha voluto coinvolgere l'ente per evitare il diffondersi dei contagi. 

«Invito tutti a continuare ad essere cauti - ha detto il sindaco Raffaele Lettieri -. Purtroppo non è ancora finita e dobbiamo impedire al virus di diffondersi. Serve un ulteriore sforzo per sconfiggere il mostro». Dei contagiati solo due sono le persone al momento che risultano asintomatiche. Gli spazi comuni sono stati sanificati. 

Ha suscitato dibattito un altro post del sindaco Lettieri pubblicato sui social in cui mette sotto accusa i comportamenti adottati dai cittadini durante le feste: «È inutile cominciare a chiedere dove siano i casi positivi e di chi si tratti.

L'unica cosa da sapere è che se si hanno comportamenti scorretti, magari per scambiarsi gli auguri di Natale, se si infrangono le regole perché si deve festeggiare, si rischia di compromettere tutti i sacrifici fatti finora. Sacrifici che a molti sono costati il lavoro e gli affetti più cari».

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