A 41 anni dalla strage di Bologna Draghi stupisce tutti: toglie il segreto di Stato sull'Organizzazione Gladio e sulla P2

A 41 anni dalla strage di Bologna, Mario Draghi toglie il segreto di Stato su Gladio e P2
A 41 anni dalla strage di Bologna, Mario Draghi toglie il segreto di Stato su Gladio e P2
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Lunedì 2 Agosto 2021, 20:55 - Ultimo aggiornamento: 20:56

A 41 anni anni dalla strage di Bologna, Mario Draghi stupisce tutti. Il Presidente del Consiglio  ha siglato la direttiva che toglie il segreto di Stato sulla documentazione riguardante l'Organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2.

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A renderlo noto è Palazzo Chigi. Si tratta di un'inziativa che va ad ampliare quanto già stabilito con la direttiva del 2014 del Governo Renzi, con riferimento alla documentazione relativa agli eventi di Piazza Fontana a Milano del '69, di Gioia Tauro nel 1970 e dei tanti altri accadimenti stragisti che hanno segnato la storia italiana.

Con questa nuova Direttiva il Presidente Draghi ha ritenuto doveroso dare ulteriore impulso alle attività di desecretazione. L’iniziativa adottata potrà rivelarsi utile ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intanto, ha reso pubblico il suo pensiero nel giorno del 41esimo anniversario della strage della stazione di Bologna: «L’impegno di uomini dello Stato, sostenuti dall’esigente e meritoria iniziativa dell’Associazione tra i Familiari delle vittime, ha portato a conclusioni giudiziarie che hanno messo in luce la matrice neofascista della bomba esplosa la mattina del 2 agosto 1980. Non tutte le ombre sono state dissipate e forte è, ancora, l’impegno di ricerca di una completa verità.

Quarantuno anni fa la città di Bologna e con essa la Repubblica vennero colpite al cuore. Un attentato dinamitardo, ad opera di menti ciniche che puntavano alla destabilizzazione della democrazia italiana, provocò una terribile strage in cui morirono donne e uomini inermi, bambini innocenti. I bolognesi e gli italiani seppero reagire con sofferto coraggio, offrendo solidarietà a chi aveva bisogno di aiuto, di cure, di conforto. Affermando un forte spirito di unità di fronte al gesto eversivo diretto contro il popolo italiano. Sostenendo nel tempo le domande di verità e di giustizia, che, a partire dai familiari, hanno reso la memoria di questo evento disumano un motore di riscatto civile e un monito da trasmettere alle generazioni più giovani".

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