A 17 anni puntò pistola giocattolo alla testa del prof: il giudice lo perdona. Ecco com'è andata a finire

A 17 anni puntò pistola giocattolo alla testa del prof: il giudice lo perdona. Ecco com'è andata a finire
A 17 anni puntò pistola giocattolo alla testa del prof: il giudice lo perdona. Ecco com'è andata a finire
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Martedì 8 Dicembre 2020, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 15:44

A tre anni da quel gesto di cui parlò tutta Italia, la sua storia si può dire definitivamente conclusa. Era gennaio 2018 quando uno studente allora 17enne dell'Ipsia 'Antonio Pacinotti' di Pontedera (Pisa) puntò una pistola - poi rivelatasi un giocattolo - alla testa di un professore che lo aveva ripreso in aula perché alimentava un clima di confusione. Una vicenda che determinò un'indagine della Procura presso il Tribunale dei minori di Firenze. 

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Quel caso ebbe un ampio rilievo mediatico: l'inchiesta contestò al 17enne la violenza privata, che integra anche un comportamento di minaccia, e l'oltraggio all'insegnante nell'esercizio delle sue funzioni. Ieri, per il giovane, come riporta il quotidiano «La Nazione», è arrivato il perdono giudiziale, dopo che anche il pubblico ministero, all'esito della discussione davanti il giudice per le indagini preliminari, aveva chiesto il non luogo a procedere.

Il comportamento del ragazzo successivo ai fatti che gli venivano contestati, attentamente monitorato, ha mostrato i tratti distintivi di un cambiamento, di una presa di coscienza che lo stesso difensore del giovane, l'avvocatessa Tiziana Mannocci, ha sottolineato al giudice nelle argomentazioni della discussione. Così è arrivato il perdono giudiziale, istituto previsto nel processo minorile con il quale il giudice riconosce che è stato commesso un reato e anche che il soggetto imputato è il responsabile, ma lo perdona e lo proscioglie ai fini del recupero sociale.

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