L'esplosione del contagio in Costa Smeralda, che sta riversando centinaia di positivi a Roma al ritorno dalle vacanze, sta diventando un mistero. In una decina di giorni, nei locali e nelle spiagge del lusso di quel segmento di Sardegna, il coronavirus ha viaggiato a una velocità che ha pochi precedenti, ha contagiato giovanissimi dei quartieri eleganti di Roma Nord, professionisti, calciatori.
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La situazione
Non è possibile che tutto sia cominciato da un singolo super-spreader, un super diffusore, da un'unica persona arrivata già positiva in Costa Smeralda. Al di là della mancanza di precauzioni nelle discoteche (dove molti dipendenti sono a loro volta positivi, ad esempio al Billionaire), del fatto che non si usavano le mascherine, da comportamenti di totale imprudenza come bere in più persone dallo stesso bicchiere, la rapidità con cui in così tanti sono stati contagiati in così pochi giorni sarà oggetto di studio di virologi ed epidemiologi. A livello mondiale non ci sono casi simili, neppure all'Isola di Pag, in Croazia, altro fulcro della movida estiva dove è circolato molto il virus.