Alcuni ristoratori non ci stanno, e annunciano che questa sera apriranno i regolarmente i battenti, nonostante le misure di contenimento per il Covid. È la protesta che sta coinvolgendo alcuni gestori di Pesaro, che hanno lanciato l'hashtag #ioapro e che si preparano per la loro prima dimostrazione: infatti, si tratta più un flash mob, che di una vera disobbedienza. Alcuni comunque hanno annunciato l'intenzione di accendere le luci dei locali e di sollevare le serrande, ma senza accogliere, né tantomeno servire i clienti. Le forze dell'ordine fanno sapere che ci saranno comunque i controlli, che prevedono chiusure e multe per i ristoratori "ribelli" che somministreranno cibi e bevande. Secondo Confesercenti Pesaro Urbino, che si è dichiarata contraria ad azioni «illegali», comunque l'adesione dei ristoratori sarebbe limitata.
Pesaro, la protesta dei ristoratori contro il Dpcm: «Apriamo lo stesso»
La "riapertura"
«Finalmente si ricomincia, sono 4 mesi che non lavoriamo.
Una protesta, quella del ristoratore, che arriva dopo mesi di esasperazione: «È arrivata la seconda ondata, arriverà la terza, i ristoranti e le attività sono al collasso, i cittadini non ne possono più e il Governo è stato incapace di ogni programmazione». Poi Carriera ha parlato di distanziamento e misure anti coronavirus in relazione alle prenotazioni che ha ricevuto: «Per questa sera siamo al completo, abbiamo ridotto i posti da 60 a 40, distanziando i tavoli di 2 metri. Indosseremo tutti le mascherine e c'è gel sanificante ovunque, rispetteremo tutte le regole, compreso il coprifuoco». E quando gli si prospetta la possibilità di ricevere una multa per violazione delle norme anti coronavirus, dichiara: «faremo ricorso».