Coronavirus, fuga a Ventotene, la scelta di vivere sull'isola Covid-free: «Qui ho iscritto a scuola mio figlio»

Fuga a Ventotene, la scelta di vivere sull'isola Covid-free: «Qui ho iscritto mio figlio a scuola»
Fuga a Ventotene, la scelta di vivere sull'isola Covid-free: «Qui ho iscritto mio figlio a scuola»
di Rita Cammarone
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 10:59

Le scuole di Ventotene in crescita a causa del Coronavirus. Mentre sul continente, a partire da settembre, la diffusione del Covid ha iniziato ad assumere l'attuale preoccupante impennata, sull'isola pontina a zero contagi sono aumentati gli iscritti alle elementari e medie. In totale una decina di studenti in più. Per il piccolo comune, dove si contano appena 750 residenti, il dato è significativo. «Diverse famiglie del posto, di quelle che per svariati motivi si trasferisco a Formia durante l'inverno - spiega il sindaco Gerardo Santomauro - quest'anno sono rimaste sull'isola, proprio perché qui non si sono avuti casi di positività al virus. È così che sono aumentati gli iscritti nelle nostre scuole».

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«Vivere sull'isola Covid free non ha prezzo».

Ne è convinta Andreina Matrone che dopo l'estate ha rinunciato a trasferirsi a Formia, come invece aveva fatto negli ultimi anni per motivi di studio dei figli. Passare l'autunno e l'inverno sul continente per gli isolani di Ventotene è una prassi che attraversa diverse generazioni e famiglie. In particolare, quando i ragazzi arrivano all'età delle scuole superiori ci si trasferisce per garantire loro il diritto allo studio, visto che a Ventotene ci sono soltanto elementari e medie. In alcuni casi sono i nonni che seguono i giovani e si prendono cura di loro, altre volte è uno dei genitori, separandosi dal coniuge. Andreina, 46 anni, nata e cresciuta a Ventotene dove gestisce insieme alla sua famiglia l'unico bazar dell'isola aperto dodici mesi su dodici, quattro anni fa - lasciando il negozio in buone mani - si era dovuta spostare a Formia perché sua figlia doveva fare il liceo, portando con sé anche il figlio più piccolo in età di asilo.

DIDATTICA A DISTANZA
«Siamo tornati a Ventotene a marzo scorso con l'inizio del lockdown, approfittando della didattica a distanza - racconta - Vivere su questa meravigliosa isola è tutta un'altra cosa e ci consente di stare lontani dal Covid. Per questo ho deciso di iscrivere mio figlio alla prima elementare di Ventotene. Lui è felicissimo e si è ritrovato a scuola con altri bambini del posto che come lui d'inverno stavano a Formia. L'unico cruccio è per mia figlia, iscritta al terzo anno di liceo. Ma lei è contenta di essere ripartita per Formia con sua zia, mia cognata, madre anche lei di una ragazza che frequenta le superiori».

La signora Andreina parla di Ventotene come un luogo di libertà assoluta, oltre il significato del manifesto Per un'Europa libera e unita scritto nel 1941 dai tre confinati Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. Senza mai abbandonare la mascherina - la indossa anche in casa - non rinuncia a nulla, neanche alle escursioni a strapiombo sul mare per cercare gli asparagi. «Mi manca solo il bar, chiuso dopo le 18 con il Dpcm. Per noi un luogo importante di aggregazione distanziata».

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