Se il virus Sars-CoV-2 viaggia in treno e sugli autobus è perché a usare i mezzi pubblici sono persone positive a Covid-19. È di questo che dovremmo spaventarci più che dell'obliteratrice o delle sedute potenzialmente infette. I controlli dei Nas hanno accertato che sui mezzi pubblici il virus c'è, perché a bordo ci sono passeggeri positivi e perché viene rilevato sulle superfici dei veicoli. Bisogna dunque avere paura di salire su un bus? Dipende. «Le probabilità di essere contagiati su un autobus vuoto con contaminazione dei materiali sono per fortuna molto basse», dice l'ex numero uno dell'Ema, Guido Rasi, oggi direttore scientifico di Consulcesi, nel corso della web conference “Covid-19: tra vaccini e varianti” che si è tenuta ieri. «Il virus resiste molto poco nell'ambiente: una volta che si attacca e si ristacca da un materiale è difficile che sia contagioso», aggiunge. In effetti, al momento non c’è nessuna evidenza scientifica che colleghi un contagio ad una superficie contaminata. Anche se gli studi sull'argomento sono tantissimi.
Da quando è scoppiata la pandemia, infatti, ci sono stati numerose ricerche che hanno mostrato che Sars-CoV-2 può resistere a lungo su determinate superfici.
Il discorso cambia se si viaggia in treno o in autobus con persone positive. «Il rischio è molto alto se c'è qualcuno che tossisce o che parla ad alta voce», dice Rasi. «È lo spray che al momento si forma più che quello che si deposita a destare preoccupazione», aggiunge. Conferma Pesole: «Se qualcuno ha appena starnutito o tossito sul sedile il rischio di contrarre una malattia esiste, per via delle goccioline che ancora si trovano nell’aria». Quindi quando ci sono altre persone sull'autobus bisogna essere molto attenti. «Per prima cosa bisogna assicurarsi di indossare bene la mascherina che deve essere chiusa sul naso: nella maggior parte dei casi il virus viene emesso dalla bocca e inalato dal naso», dice Rasi. Ideale sarebbe mantenere le distanza. «Ma questo dipende dall'organizzazione dei trasporti», precisa il direttore scientifico di Consulcesi. Oltre alla mascherina è bene igienizzarsi spesso le mani, facendo attenzione a non toccarsi gli occhi, la bocca e il naso. «Compatibilmente con la stagione, inoltre, sarebbe sicuramente utile - dice Pesole - far areare l’abitacolo e le sedute, e sarebbe sicuramente efficace anche sanificare il mezzo a ogni corsa». E anche su questo ci sono studi contrastanti che mettono in dubbio l'utilità della frequente disinfezione. Secondo alcuni scienziati americani, è importante pulire e disinfettare mezzi di trasporto, ma non ci sarebbero evidenze sufficienti le quali dimostrano che farlo ripetutamente sia una misura essenziale per contenere il contagio. Di certo ci sono le “classiche” misure di prevenzione. Ribadiamole: lavarci le mani, mantenere le distanze e usare le mascherine.