Covid-19, Arcuri: «La battaglia non è vinta, normalità lontana»

Covid-19, Arcuri: «La battaglia non è vinta, impossibile tornare alla normalità»
Covid-19, Arcuri: «La battaglia non è vinta, impossibile tornare alla normalità»
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Sabato 4 Aprile 2020, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 14:32

Coronavirus, il picco dell'epidemia in Italia è raggiunto ma non superato, e la battaglia è ancora lunga. È il mantra ripetuto in questi giorni dai principali scienziati ed esponenti delle istituzioni, in prima linea contro il coronavirus. Il commissario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, lo ribadisce. Il suo è un forte invito a non abbassare la guardia in una fase cruciale della pandem,ia nel nostro Paese e nel mondo. «La nostra battaglia contro il Coronavirus prosegue senza sosta dobbiamo però evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto avversario in un angolo e stiamo per avere il sopravvento: gli indicatori ci dicono solo che stiamo cominciando a contenerne la portata. Ma la sua dimensione seppure non uniforme è ancora rilevante. Bisogna astenersi dal pensare che sia già arrivato il momento di tornare a normalizzare comportamenti».

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Arcuri, 51 milioni di dispositivi alle regioni

Il commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha reso noto che «sono 51,8 milioni i Dpi (Dispositivi di protezione individuale) inviati alle Regioni, erano 40,6 milioni lunedì scorso, in pochi giorni è stato raggiunto un traguardo importante», ha spiegato nel corso di un punto stampa. «Le mascherine arrivano a destinazione in quantità sufficiente e in tempi ragionevoli», ha chiarito per poi ringraziare l'impegno «della Protezione civile e del ministero della Difesa» che «con senso di dedizione ci supportano in questa impresa straordinaria».
 
 


Il tema mascherine. «Ad oggi il 43% delle migliaia di richiesta già pervenute all'Istituto hanno ricevuto un parere non favorevole, sul 35% è stato dato parere favorevole solo per la produzione e su questo l'Iss è in attesa delle prove a supporto per la messa in commercio. Solo il 21% delle richieste è ancora in lavorazione». Lo ha detto in conferenza stampa il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, il quale ha specificato che «in Italia non si possono produrre le ffp2 e ffp3, ma solo quelle 'chirurgichè e 'non sanitariè».

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Più posti in terapia intensiva. «I posti letto in terapia intensiva, che erano 5.579, ora sono 9.284 e cioè il 79% in più. Quelli nei reparti di malattia infettiva e pneumologia che erano 6.198 ora sono 34.320, oltre 4 volte in più, è stato fatto uno sforzo gigantesco. Fino a ieri distribuiti 72,3 milioni di apparecchiature e dispositivi, lunedì scorso il 30 marzo erano 48,8 milioni: in 5 giorni è stato distribuito il 48% di questi strumenti in più. I dpi inviati alle regioni sono 51,8 milioni, lunedì scorso erano 40,6 milioni». Lo ha detto il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri.

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