Coronavirus, a Napoli terzo caso sospetto. Bus ridotti del 40% per la disinfestazione

Coronavirus, a Napoli terzo caso sospetto. Bus ridotti del 40% per la disinfestazione
Coronavirus, a Napoli terzo caso sospetto. Bus ridotti del 40% per la disinfestazione
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Giovedì 27 Febbraio 2020, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 12:46

Coronavirus, c'è un terzo probabile positivo in Campania. Dopo i due casi di ieri, nel Casertano e nel Salernitano, il terzo paziente vive nel centro storico di Napoli ed era di ritorno dalla Lombardia. I risultati delle controanalisi del tampone, inviato a Roma, arriveranno in giornata. Accusando faringite e decimi di febbre, l'uomo si è recato di sua spontanea volontà e con mezzi propri al Cotugno di Napoli per controlli. Dopo il tampone è stato rispedito a casa. Il test è poi risultato positivo ed è stato pertanto preso in carico dalla Asl e dal dipartimento di prevenzione per una sorveglianza attiva in quarantena che durerà 20 giorni. I sintomi che accusa non sono gravi e dunque si è deciso di non ricoverarlo in ospedale.

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Intanto l'Istituto Spallanzani ha confermato la positività al coronavirus della 24enne studentessa casertana tornata da Milano qualche giorno fa, e attualmente ricoverata al Cotugno di Napoli in osservazione, con un mal di gola e senza sintomi preoccupanti. Lo rende noto il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo, che spiega che sono stati posti in quarantena volontaria i genitori della ragazza, quindi un'amica della 24enne, ovvero una ragazza di Ruviano (Caserta) che ha fatto il viaggio da Milano, i genitori e il fidanzato di quest'ultima, un militare di Guardia Sanframonti (Benevento). Stessa misura anche per una coppia di cugini della 24enne, che avrebbero dovuto sposarsi tra qualche giorno, e che la ragazza ha incontrato non appena tornata da Milano. La ragazza, hanno accertato i medici del Sep - Servizio di epidemiologia e prevenzione dell'Asl - vive da sola a Caserta e avrebbe incontrato, a suo dire, otto persone.


È probabile che nelle prossime ore vengano contattati a scopo precauzionale anche i colleghi di lavoro dei genitori delle due ragazze, che a seconda dei sintomi, potrebbero essere invitati alla quarantena volontaria. Oggi ci sarà una riunione in prefettura, durante la quale verrà affrontato anche un altro argomento che nei prossimi giorni potrebbe dar luogo a polemiche, quello della copertura da parte dell'Inps per i lavoratori che resteranno in quarantena; al momento l'Istituto di previdenza non ha dato indicazione precise su come agirà nei confronti di queste persone costrette dall'autorità a restare a casa. Intanto Caserta si è svegliata quasi del tutto svuotata, dopo la decisione presa ieri sera dal sindaco Carlo Marino di chiudere da oggi a sabato le scuole di ogni ordine e grado.


Bus ridotti del 40% per igienizzazione. Fermi per la pulizia delle vetture - un intervento legato alla prevenzione del coronavirus - il 40% dei bus Anm (Azienda napoletana mobilità) del deposito di Piazza Carlo III e soppresse quattro linee (147-185 -167-C52- E6 -C87-C76) a seguito dei servizi di pulizia straordinari sui mezzi. Lo rendono noto le rappresentanze dei lavoratori (RLS) dell'Anm. Forti ritardi, inoltre, si registrano sulle restanti linee, fatta eccezione per il servizio filoviario dove i filobus «risultavano coerenti con i livelli di pulizia attesi». Infine, a causa di un guasto, «verosimilmente attribuibile al mancato funzionamento della comunicazione tra la centrale operativa e i treni», la linea 1 della metro non sta effettuando corse. Due treni risultano guasti. «Continuano le attività di verifica da parte dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di ANM - sottolinea una nota - per constatare l'avvenuta pulizia e disinfezione dei mezzi, oltre il 40% delle vetture esaminate, questa mattina, non sono risultate in regola con le attività di pulizia giornaliera prevista dal capitolato di appalto».

Igienizzazione per 500 scuole. Sono 500 le scuole di Napoli, pubbliche, private e parificate, oggetto dell'azione di igienizzazione e sanificazione prevista dal Comune di Napoli e che dovrebbe terminare nella giornata di sabato. «È nostra intenzione, qualora non ci siano disposizioni nazionali diverse - ha affermato il sindaco Luigi de Magistris - riaprire le scuole per la giornata di lunedì 2 marzo. Per quella data, se no ci saranno sviluppi ulteriori, contiamo di tornare alla normalità». Se così non fosse, l'amministrazione comunale sta lavorando a una direttiva «unica in Italia» volta a tutelare i genitori che debbano assistere i figli impossibilitati dall'andare a scuola. «È allo studio una direttiva - ha detto - con cui vogliamo garantire i genitori nell'assistenza dei figli contemperando pertanto il diritto al lavoro, il diritto alla salute e all'assistenza dei minori».
 

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