Covid-19, in Lombardia 297 morti, ma cala numero ricoverati. Gallera: «A Milano dati confortanti»

Covid-19, in Lombardia troppi contagi. Gallera: «Alzano zona rossa? Serviva decreto del governo»
Covid-19, in Lombardia troppi contagi. Gallera: «Alzano zona rossa? Serviva decreto del governo»
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Lunedì 6 Aprile 2020, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 18:31

Coronavirus, il bollettino della Lombardia di oggi 6 aprile 2020Sono 1.079 i nuovi casi di coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore, per un totale di 51.534. Un aumento inferiore a quello dei giorni precedenti (+1.337 ieri e +1.598 l'altro ieri), che ha portato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, a parlare nella diretta quotidiana per fare il punto sull'emergenza sanitaria di «lento, ma costante miglioramento», in tutte le province lombarde. Una diminuzione nel numero dei nuovi casi che deve tenere conto anche dei tamponi processati: «Ieri c'è stato un incremento dei tamponi di 8.107, oggi è di soli 5.500. Come ricordo sempre i dati non vanno mai guardati un giorno con l'altro ma in un arco temporale più ampio, proprio perchè il numero dei tamponi che vengono fatti a volte può cambiare. Comunque è un trend in ogni caso discendente», ha detto Gallera.

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Dati confortanti a Milano. «Oggi anche i dati di Milano sono confortanti quindi li raccogliamo con buona soddisfazione»: sono i dati resi noti dall'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Nella provincia del capoluogo lombardo i positivi sono 11538 con una crescita di 308 nuovi positivi (ieri +411), mentre a Milano città ci sono 112 nuovi positivi per un totale di 4645 (ieri +171). Migliorano anche i dati a Brescia con +137 positivi per un totale di 9477 e Bergamo con +103 per un totale di 9815 positivi.
 


Coronavirus, molti i temi affrontati sulla Lombardia dall'assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, ospite a "Non è l'Arena" su La7. Il tema chiave è stata l'impennata di contagi, come ad Alzano Lombardo: «Noi abbiamo chiuso tutto, la zona rossa l'abbiamo chiesta e non è stata attuata» ha detto. «In una democrazia ci sono le divisioni delle competenze - ha detto Gallera - se si vuole chiudere si fa quello che è stato fatto a Codogno, dove arrivano le forze dell'ordine e cinturano un'intera zona, per fortuna in una democrazia il presidente di regione non può dichiarare guerra o battere moneta, queste sono le competenze dello stato, noi abbiamo chiuso con le nostre ordinanze tutto ciò che potevamo chiudere».

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Gallera: noi spazzati via da un'onda

«In Lombardia il problema è che il virus è che ha girato indisturbato per 20 giorni, chiaramente è entrato anche negli ospedali e non è stato riconosciuto perché non aveva una targhetta con scritto 'sono il coronavirus' e le indicazioni che avevamo non ci hanno portato a ritenere di cerarlo e analizzarlo, noi il 21 febbraio abbiamo il primo caso e dopo 11 giorni abbiamo 1.245 positivi, il quindicesimo giorni 2.612 casi, è un'onda che ha spazzato via tutti». A chi gli chiedeva conto del caso del Pio Albergo Trivulzio, dove si starebbe indagando sul decesso di 70 ospiti, Gallera ha spiegato: «il numero dei decessi è la cosa che fa più male, ma è leggermente superiore rispetto all'anno scorso quando a marzo sono stati 52, quest'anno 70». Infine, sul numero di contagi registrati nelle Rsa, Gallera ha sottolineato: «Questo virus falcidia le categorie più fragili. Da subito, dal 23 febbraio scorso, abbiamo dato indicazioni per limitare l'accesso dei parenti nelle Rsa, abbiamo dato indicazioni precise sia per preservare il personale sia per gli ospiti. Sul tema della sanificazione è l'azienda che gestisce la Rsa che deve farlo, noi chiederemo conto al gestore di questi atti. Noi abbiamo dato indicazioni precise, sicuramente agiremo».

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Primi pazienti in Fiera a Milano. Sono arrivati i primi pazienti trasportati in ambulanza ll'ospedale Fiera. «Da qui a 15 giorni occuperemo i 53 posti che abbiamo preparato nei primi moduli. Nel frattempo si stanno realizzando quelli al piano terra, che vedremo se destinare in parte alla terapia intensiva e in parte ad altri bisogni che abbiamo». Lo ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, in collegamento con Agorà, parlando dell'ospedale allestito all'interno dei padiglioni della Fiera di Milano e destinato ai pazienti Covid.

 L’ospedale di Fiera Milano è stato costruito in tempi record: solo 10 giorni. Enrico Pazzali, il presidente della Fondazione Fiera, durante l’inaugurazione della nuova struttura ospedaliera ha voluto sottolineare che in
«10 giorni abbiamo fatto ciò che in maniera ordinaria si fa in qualche anno». Moltissime le donazioni arrivate per permettere di completare l’ospedale in tempi bravissimi. Oltre 1.200 i donatori che hanno contribuito alla sua realizzazione, raccogliendo una somma totale di 21 milioni di euro.

 

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