Coronavirus Fondi, tac a domicilio per tutti i residenti. E al mare case deserte

Coronavirus Fondi, tac a domicilio per tutti i residenti. E al mare case deserte
di Vittorio Buongiorno e Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 23 Marzo 2020, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 09:43

Strade e piazze per la prima volta deserte da quando la città è stata dichiarata la prima zona rossa del Lazio. Così si presentava ieri Fondi, la seconda città del Lazio dopo Roma per numero di casi (ormai 55, malgrado i 39 mila abitanti). Nessuno in giro. In piazza, tra la chiesa e il Castello Baronale, qualcuno ha pietosamente infilato guanti monouso e una mascherina perfino alla statua di San Francesco. Nel resto della cittadina girano solo le ambulanze. Uno sforzo senza precedenti quello della Asl di Latina. Il dipartimento di prevenzione ha un elenco di persone entrate in contatto con pazienti risultati positivi al Covid 19 ed è partita una verifica su una coorte di centinaia di soggetti potenzialmente in grado di sviluppare una patologia perché hanno un fattore di rischio o una sintomatologia iniziale attribuibile proprio alla vicinanza. Non sono malati Covid, insomma, ma con una Tac trasmessa in telemedicina al Campus biomedico e un software è possibile avere in tempi rapidi la risposta. Vale a dire se si tratta di polmonite o di Covid-19. Il test stabilisce anche, attraverso un algoritmo di calcolo,  qual è il volume di compromissione degli scambi polmonari. In questo modo non si intasano i reparti e si cura per tempo, prendendo in carico i pazienti sul territorio, tra l'altro con la collaborazione dei medici di famiglia.

Fondi deserta, anche San Francesco ha guanti e mascherina

 


IL METODO
«Si procede con lo screening per immagini delle tac sospette Covid» ha detto l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato. Per ora ne sono state eseguite 63. Alcuni hanno rifiutato, scegliendo di non salire su un'ambulanza con operatori protetti, magari per non farsi vedere dai vicini. La Asl non può obbligarli ma valuterà comunque il decorso della quarantena. Anche ai varchi controllati dall'esercito e da carabinieri e polizia ai confini della zona rossa la situazione si va normalizzando. L'ulteriore stretta disposta dal Governo sugli spostamenti ha di fatto aiutato le istituzioni locali a far rispettare l'ordinanza commerciale. A Fondi infatti - la cittadina del mercato ortofrutticolo - vivono e lavorano circa 1.500 corrieri ortofrutticoli, ovvero i piccoli imprenditori che si riforniscono al Mof di frutta e verdura caricandola sui propri mezzi e andandola a vendere soprattutto a Roma nei mercati. Nei primi due giorni di zona rossa hanno tentato di continuare a fare il proprio lavoro ma alla fine si sono dovuti arrendere. Il Mof è aperto, ma gli autoarticolati che entrano ed escono sono solo quelli che garantiscono i rifornimenti alla grande distribuzione organizzata, alle catene insomma che riforniscono i banchi di frutta e verdura dei supermercati di tutta Italia. Per questo l'unica categoria di fondani che può continuare a fare il proprio lavoro entrando e uscendo da Fondi sono gli autotrasportatori che arrivano al Mof, superano i controlli di sicurezza, si sottopongono a termoscanner e tampone (la Asl ha un camper dedicato) e poi attraverso le vie di uscita e di entrata dal Mof (tutte presidiate) si spostano per la Penisola. Niente da fare invece per i piccoli corrieri ortofrutticoli (ovvero per quelle famiglie che a differenza di quanto si può immaginare ha sempre guadagnato molto bene seppur facendo un lavoro faticosissimo partendo alle 4 di mattina alla volta di Roma e rientrando nel pomeriggio inoltrato).

SECONDE CASE
Nessuno fermato ai varchi proveniente da Roma per raggiungere le poche seconde case che si trovano in città e appartengono a turisti della Capitale. Strade deserte e soprattutto spiagge deserte lungo i 13 chilometri di costa di Fondi che pure nei giorni scorsi erano diventate l'unico sfogo per i fondani per prendere una boccata d'aria. Adesso l'arenile è chiuso e i comprensori sono deserti. Non ci sono né romani né napoletani nelle villette di Torre Canneto al confine con Terracina, e sono vuote pure le roulotte dei tanti campeggi che hanno fatto la fortuna turistica di queste spiagge popolari tra Roma e Napoli. Tutti si chiedono a Fondi quando l'emergenza finirà quanto peserà il marchio di unica zona rossa del Lazio.
Vittorio Buongiorno
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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