Coronavirus, la terza vittima è una 68enne lombarda. «La sua salute era già compromessa»

Coronavirus, la terza vittima è una 68enne lombarda. «La sua salute era già compromessa»
Coronavirus, la terza vittima è una 68enne lombarda. «La sua salute era già compromessa»
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Domenica 23 Febbraio 2020, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 21:07

La terza vittima italiana contagiata dal coronavirus, la seconda lombarda, è morta all'ospedale di Crema. Fisico fragile e con patologie pregresse, Angela Denti Tarzia, 68 anni, originaria di Bagnolo Cremasco, vedova e con tre figli, abitava a Trescore Cremasco e a lungo era stata ricoverata all'ospedale di Cremona nel reparto di neurochirurgia, prima di essere trasferita il 18 febbraio scorso nell'ospedale in oncologia a Crema, a una quarantina di chilometri di distanza. «Era ricoverata in oncologia con una situazione molto compromessa e aveva anche il coronavirus», ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, aggiornando la conta delle vittime italiane contagiate, iniziata in Veneto quando venerdì è deceduto Adriano Trevisan, un paziente di 78 anni dell'ospedale di Schiavonia (Padova).

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L'uomo era ricoverato già da una decina di giorni e soffriva di precedenti patologie, così come Giovanna Carminati, 77 anni, in condizioni fisiche già debilitate, trovata morta ieri nella sua villetta a Casalpusterlengo, nel Lodigiano e risultata positiva al coronavirus nel tampone eseguito post-mortem. Come le due precedenti vittime, anche la terza era quindi affetta da patologie pregresse. «Era già molto malata e, come mi è stato riferito, durante il trasporto da Cremona a Crema aveva subito anche un attacco cardiaco.

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Il suo quadro clinico era assolutamente compromesso», ha confermato il sindaco di Trescore Cremasco Angelo Barbati, che ha subito contattato uno dei figli della donna: «Era una persona eccezionale, che più volte era venuta a darci una mano quando negli anni scorsi organizzavamo, come sezione di Trescore Cremasco, la festa annuale dell'allora Lega Nord». Proprio la zona attorno a Cremona è diventata una delle principali di diffusione del coronavirus e con 16 casi positivi è la zona in Lombardia, dopo il lodigiano. Nella notte è risultato positivo al coronavirus un paziente ricoverato in rianimazione al San Gerardo di Monza, trasferito giovedì dall'ospedale Crema, dove era stato ricoverato per una crisi respiratoria e dove il test del coronavirus era risultato negativo. Sempre dall'ospedale di Crema sono stati trasferiti al Policlinico di Pavia altri pazienti contagiati. È stata inoltre confermata la positività del paziente di 78 anni di Sesto San Giovanni che è stato ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano.
 
 

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