Il Viminale: «Posti di blocco e controlli più severi sulle strade»
Gli italiani “fuggono” verso seconde case e località turistiche

Il Viminale: «Posti di blocco e controlli più severi sulle strade» Gli italiani fuggono verso seconde case e località turistiche
Il Viminale: «Posti di blocco e controlli più severi sulle strade» Gli italiani “fuggono” verso seconde case e località turistiche
di Cristiana Mangani
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Giovedì 9 Aprile 2020, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 20:34

Maggiore attenzione nei controlli per il coronavirus: il Viminale invia le indicazioni per il weekend di Pasqua ai prefetti. A firmare la circolare è il capo di gabinetto del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Non si chiede maggiore severità, ma si sollecita una presenza attiva e costante nei luoghi di passaggio per le località turistiche, e in uscita dalle grandi città. Scrive Piantedosi: «I dati statistici relativi all’andamento dell’epidemia in atto hanno fatto registrare, pur con le opportune cautele, i primi segnali di efficacia delle misure di contenimento, incentrate principalmente sul distanziamento sociale e sulla limitazione della circolazione delle persone. In tale quadro, si evidenzia alle SS.LL. la particolare importanza che tali misure siano pienamente operative in vista delle imminenti ricorrenze pasquali, tradizionalmente caratterizzate da un incremento dei flussi di traffico sull’intera rete viaria nazionale, in particolare sulle autostrade e sulle principali arterie di collegamento extraurbane del nostro Paese».

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Posti di blocco, dunque, in autostrade e strade consolari - se ne sono già visti parecchi sulla Pontina e sulla Roma Napoli - perché, viene sottolineato,  «è del tutto evidente che, nell’attuale contesto emergenziale, in applicazione delle specifiche disposizioni restrittive della libertà di circolazione, tuttora in corso di validità, non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico. A tale riguardo, al fine di confermare l’incisività delle predette misure di contenimento, le SS.LL. vorranno dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo sui movimenti che possono avere luogo in questo periodo, in modo da garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza».

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I prefetti moduleranno, con le forze dell'ordine locali, le misure da imporre sul territorio. È facile immaginare, infatti, che le isole come Capri, Sorrento, Ischia, e poi le località di montagna, o anche i luoghi tipici dove gli italiani sono soliti avere le seconde case, siano quelli più a rischio “fuga”. I governatori della Liguria, della Campania, della Sicilia, sono sul piede di guerra da giorni per il timore di una invasione. Per questo - evidenzia ancora la circolare - «le SS.LL. avranno cura di promuovere ogni utile iniziativa per assicurare l’osservanza delle previste limitazioni riguardanti gli spostamenti all’interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi presso abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze». Controlli anche nelle città, e dopo lunedì di Pasquetta, nuovi posti di blocco in previsione di un possibile rientro.

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