Chiara Gualzetti, 16 anni, uccisa a coltellate da un coetaneo nel Bolognese. Fermato il giovane: ha confessato dopo le minacce in chat

Chiara Gualzetti, 16 anni, uccisa a coltellate da un coetaneo nel Bolognese. Fermato il giovane: ha confessato dopo le minacce in chat
Chiara Gualzetti, 16 anni, uccisa a coltellate da un coetaneo nel Bolognese. Fermato il giovane: ha confessato dopo le minacce in chat
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Lunedì 28 Giugno 2021, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 09:39

Ha confessato il minore accusato dell'omicidio di Chiara Gualzetti, 16 anni, uccisa a coltellate e trovata morta a circa un chilometro dalla sua abitazione di Monteveglio, in provincia di Bologna. Si tratta del coetaneo che aveva un appuntamento con la vittima e l'ultimo che l'ha incontrata, e il giovane italiano è stato fermato alle 4.30 di oggi. A suo carico ci sarebbero diversi riscontri oggettivi, oltre alla confessione. Il movente è al vaglio degli inquirenti. Su disposizione del pm della Procura per i minorenni Simone Purgato, il 16enne è stato portato in un centro di giustizia minorile, mentre il corpo della 16enne è stato portato in obitorio a Bologna.

«È l'ultimo che l'ha vista secondo quanto emerge dalla denuncia di scomparsa», fa sapere un inquirente.

Dal momento della scomparsa i carabinieri hanno sentito tutte le persone con cui aveva avuto dei contatti: il minore subito sospettato, amiche e amici, tutti quelli che potevano sapere qualcosa della scomparsa. Di fronte alle domande incalzanti degli inquirenti il giovane non ha retto e ha confessato di aver colpito più volte l'amica.

Chiara Gualzetti, 16 anni: appuntamento con la morte

Chiara trovata morta nel Bolognese: era sparita ieri da casa

Il corpo di Chiara Gualzetti era ai margini di un bosco, a meno di un chilometro da casa, nel parco dell'Abbazia di Monteveglio, zona di colline nel Bolognese, vicino al confine con Modena. Lo hanno trovato nel pomeriggio i volontari che da alcune ore stavano cercando la ragazza. Fra un mese avrebbe compiuto 16 anni e la famiglia la stava cercando da ieri mattina, da quando si era allontanata, forse per un appuntamento con un amico. Un incontro su cui sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Bologna Borgo Panigale e del nucleo investigativo del comando provinciale, coordinati dal pm Marco Imperato della Procura ordinaria. Ma la vicenda è seguita da vicino anche dalla Procura per i minorenni perché non si può escludere che l'autore di quello che gli investigatori ritengono sia un omicidio abbia meno di 18 anni. Il corpo di Chiara presentava ferite da arma da taglio al collo e sembra altre lesioni, come se qualcuno l'avesse picchiata. L'omicidio è la pista prevalente degli inquirenti, anche se non si escludono totalmente altre ipotesi, come il suicidio. Tuttavia non è stato trovato alcun biglietto.

Chiara Gualzetti, chi era la 16enne trovata morta. Sui social scriveva: «Mi prendono in giro da anni»

Le forze dell'ordine sono state avvisate della scomparsa della ragazza ieri pomeriggio dai genitori. Gli appelli sono stati condivisi sui social e rilanciati anche dal sindaco del Comune di Valsamoggia, Daniele Ruscigno. «Una tragedia per tutta la famiglia e per l'intera comunità», ha scritto dopo qualche ora, quando è stato trovato il corpo senza vita di Chiara. La famiglia vive in una casa nell'abitato di Monteveglio, ai piedi della collina del parco che termina in cima con l'Abbazia dell'XI secolo, edificio monastico fondato da Matilde di Canossa e un piccolo borgo medievale, costruito su uno sperone di roccia. Una zona isolata, ma non sperduta. Anzi, abbastanza frequentata, soprattutto nei weekend. Terra di ciliegie e di passeggiate, anche ieri, domenica, è stata frequentata da diverse persone in particolare nei sentieri del parco regionale. Tra le cose che si stanno cercando di capire è quando Chiara sia morta, proprio perché ieri è passata gente e forse qualcuno avrebbe potuto notarla prima. 

 

 

Fermato un minore

Dopo l'interrogatorio il minore indagato per l'omicidio della 16enne Chiara Gualzetti è stato fermato. Il ragazzo italiano, coetaneo di Chiara, avrebbe fatto alcune dichiarazioni e ammissioni di colpevolezza. Il giovane, secondo quanto ricostruito, aveva un incontro con la vittima e sarebbe stato l'ultimo a vederla. 

«È l'ultimo che l'ha vista secondo quanto emerge dalla denuncia di scomparsa», fa sapere un inquirente all'Adnkronos. «Dal momento in cui c'è stata la scomparsa si sono sentite tutte le persone con cui aveva avuto dei contatti: c'è lui, tutte le amiche e gli amici, è un lavoro a tappeto su tutti quelli che hanno avuto dei contatti o possono sapere qualcosa e cercando di ricostruire tutti questi momenti lui è quello che l'ha visto per ultima», spiega una fonte della procura. «Stiamo procedendo», ma sull'omicidio non ci sono dubbi: «Dalle condizioni in cui era - non c'è ancora una perizia medico-legale -, è certo che è stata ammazzata». La ragazza, uscita ieri per un appuntamento con un amico nella zona dell'Abbazia di Monteveglio e trovata senza vita nel pomeriggio a meno di un chilometro da casa, avrebbe ferite d'arma da taglio, segni sul collo e forse altre lesioni.

Il papà di Chiara ha trovato minacce nella chat del telefono

Vincenzo Gualzetti, il papà di Chiara, è riuscito ad accedere alle chat sul telefonino della figlia, nonostante fosse spento, e a quanto si apprende ha letto dei messaggi da cui si evincono minacce nei confronti della giovane.

«Grazie», il messaggio su Fb alle forze dell'ordine dei genitori di Chiara

 

«Poche parole per esprimere tutta la mia gratitudine alle forze dell'ordine, alla protezione civile e a tutti quelli che hanno partecipato sia materialmente che moralmente. GRAZIE»: è  il messaggio che si legge sul profilo Facebook di Vincenzo e Giusi, i genitori di Chiara Gualzetti, la sedicenne uccisa nel Bolognese il cui corpo è stato trovato ieri pomeriggio.

Poche parole per esprimere tutta la mia gratitudine alle forze dell'ordine alla protezione civile e a tutti quelli che hanno partecipato sia materialmente che moralmente. GRAZIE.

Pubblicato da Vincenzo E Giusi su Lunedì 28 giugno 2021

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Chi era Chiara Gualzetti

I carabinieri stanno sentendo diverse persone. Stanno indagando sugli ultimi contatti della ragazza che sui social appare con un volto da bambina. Ci sono immagini sorridenti di quando era impegnata con gli "Arcieri del Melograno", una compagnia di arcieri che frequentava da un paio d'anni, inserita nel circuito delle rievocazioni storiche che organizzava corsi per principianti nella palestra di Monteveglio, di cui sembrava essere molto fiera. Amante della musica, degli animali, delle passeggiate con l'amica del cuore nei boschi e nelle campagne vicino casa. Ma non mancano, più recentemente, espressioni più cupe e malinconiche, da cui emergono sensibilità, ma anche un imprecisato disagio: «Mi dicono che ho un bel corpo, mi dicono che sono intelligente e bella... E va sempre a finire che quando lo dicono, lo dicono per approfittarsi del mio corpo e della mia intelligenza... Oppure spariscono perché si stancano di provare a usare il mio corpo e si stancano della mia intelligenza», scriveva qualche mese fa. A inizio 2020 Chiara raccontava di una sua ingenuità, di «errori», di una forza che non riusciva a trovare per affrontare chi, sue parole, la tormentava «da anni con le prese in giro».

 

 

Il padre disperato: «Ho bisogno di stare tranquillo»

Proprio scandagliando i social gli investigatori stanno cercando di dare un'identità alle sue frequentazioni, per sciogliere un mistero di una morte che lascia nella disperazione una famiglia: «Non me la sento ho bisogno di stare un attimo tranquillo», ha detto ai giornalisti il padre Vincenzo, insieme alla moglie, raggiunto da alcuni parenti e amici nella loro casa vicino alla collina.

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