Nuovo dpcm: da oggi riprendono gli eventi sportivi. Ok ai processi da luglio. Discoteche chiuse fino al 14 luglio

Nuovo dpcm: da domani riprendono gli eventi sportivi. Ok ai processi da luglio. Discoteche chiuse fino al 14 luglio
Nuovo dpcm: da domani riprendono gli eventi sportivi. Ok ai processi da luglio. Discoteche chiuse fino al 14 luglio
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Giovedì 11 Giugno 2020, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 06:50

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato ieri sera il nuovo dpcm che dà il via libera alle competizioni sportive: «Ho appena firmato un nuovo dpcm, dal 12 giugno riprendono gli eventi sportivi», annuncia il premier al termine del Cdm. 

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I contagi tornano a salire in Italia, con una impennata in Lombardia, ma il governo vara un nuovo allentamento delle misure anti-Covid 19, non senza contrasti in Consiglio dei ministri: la bozza del nuovo Dpcm prevedeva da lunedì il ritorno del calcetto e degli altri sport di contatto, ma il via libera nel testo definitivo firmato dal premier è saltato dopo un'accesa discussione tra ministri, vista la contrarietà di Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza.

Gli sport di contatto amatoriali potranno riprendere il 25 giugno «se le regioni ma anche i ministri dello Sport e della Salute - dice Giuseppe Conte - ne accerteranno la compatibilità con la situazione epidemiologica». Lunedì riapriranno quindi le aree giochi e i centri estivi anche per i bambini da zero a tre anni, oltre alle sale scommesse. Per le discoteche bisognerà aspettare fino al 14 luglio, mentre i viaggi all'estero riprenderanno gradualmente.

Da oggi, come previsto, «riprendono gli eventi sportivi» professionistici, senza pubblico, annuncia Conte. Così stasera alle 21 andrà in onda Juve-Milan per la Coppa Italia.

Inoltre, «da lunedì potrà essere scaricata in tutto il territorio nazionale e sarà operativa la app Immuni - afferma il premier -. La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati».

Insomma dal 15 ci saranno altri spazi di libertà. Potranno riaprire sale giochi, scommesse e bingo, tra i settori più penalizzati dal lockdown, sempre però con l'avvertenza alle Regioni di tenere conto dell'andamento della pandemia. Via libera come previsto a cinema e teatri e agli spettacoli all'aperto, per un massimo rispettivamente di duecento e mille spettatori. I corsi professionali potranno essere svolti in presenza. Novità anche per i viaggi: se le crociere restano sospese fino al 14 luglio, oltre ai voli nell'area Schengen si potrà andare da martedì anche in Albania e nei Balcani. Nei Paesi esterni all'Unione europea - esclusa la Gran Bretagna - non si potrà invece fino al 30 giugno.

«È aumentato a cinque giorni il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare - spiega Conte - per chi fa ingresso sul territorio nazionale per comprovate ragioni di lavoro» come «per chi va all'estero per comprovate ragioni lavorative». Le nuove misure saranno efficaci fino al 14 luglio. Ribadite le disposizioni di base per limitare i rischi di contagio, dal distanziamento sociale al divieto di assembramento. Per un mese ancora niente discoteche anche all'aperto, fiere e congressi, ma i governatori potranno stabilire una diversa data considerati i dati del contagio. 


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I musei
«Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l'anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro».

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«Fino al 30 giugno 2020, restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli di cui al comma 1, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». I Paesi del
“comma 1 sono gli stati membri dell'Unione Europea; stati parte dell'accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano; Albania, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord, Serbia.

Via ai processi. «Grazie al mutamento del contesto sanitario, è giunto il momento di un ritorno alla normalità per la giustizia». L'annuncio tanto atteso, soprattutto dal mondo dell'avvocatura, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede lo fa al Senato, rispondendo al question time a un'interrogazione che ha come prima firmataria Anna Russomando, vice presidente di Palazzo Madama ed esponente del Pd. Pur tra i condizionali, il ministro indica una data precisa per la ripresa. «È imminente l'emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo in modo da garantire, per quanto possibile, la regolare celebrazione delle udienze già a partire dal 1° luglio 2020», dice , assicurando che la ripresa avverrà «senza rischi per la salute dei cittadini e degli addetti ai lavori», grazie all'installazione nei tribunali di «tutti i presidi di sicurezza necessari secondo le indicazioni dell'autorità sanitaria».
 

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