Bracciante morto per il caldo, ordinanza in Puglia: vietato il lavoro nei campi nelle ore torride

Bracciante morto per il caldo, ordinanza in Puglia: vietato il lavoro nei campi nelle ore torride
Bracciante morto per il caldo, ordinanza in Puglia: vietato il lavoro nei campi nelle ore torride
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Sabato 26 Giugno 2021, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 19:09

Allarme caldo sul lavoro. Da oggi al 31 agosto in tutta la Puglia non si potrà lavorare nei campi nelle ore più calde del giorno, dalle 12.30 alle 16 in caso di ondate di caldo. Lo ha stabilito il governatore Michele Emiliano emanando un'ordinanza «con efficacia immediata». Una decisione presa anche in seguito alle tre persone morte in due giorni, durante o dopo il lavoro, non solo nei campi, nella regione oppressa dall'afa e da temperature molto elevate.

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Bracciante morto per il caldo, ordinanza in Puglia

L'ordinanza vale nei «soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ segnali un livello di rischio Alto», si legge. Nei giorni scorsi anche il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, aveva adottato un'ordinanza analoga, commentando «la vicenda di Camara Fantamadi, un ragazzo di 27 anni che dopo una giornata di lavoro nei campi di Brindisi, durante il ritorno in bici, è morto vittima del troppo caldo». Originario del Mali, è stata la sua morte a riaccendere il 24 giugno i riflettori sulle morti di braccianti nelle campagne pugliesi roventi. Tanto note qui che il sindaco salentino Pippi Mellone oggi ha scritto a Governo, Regione, Anci e Inail per invitare tutti ad adottare la sua ordinanza anti-caldo, con divieti identici, in vigore da 5 anni nel proprio comune di Nardò (Lecce) e quest'anno legata al progetto Worklimate di Inail e Cnr.

E propone anche un sistema di «intervento rapido per i giorni ad altissimo rischio». «Non lasciamo che la morte di Paola Clemente, Abdullah Mohamed, Camara Fantamadi, Antonio Valente, Carlo Staiani e di chissà quanti uomini e donne prima di loro, siano state vane», ha scritto ricordando diverse vittime di ieri e di oggi.

La sua lettera l'ha indirizzata ai ministri del Lavoro, delle Politiche Agricole e della Salute - Andrea Orlando, Stefano Patuanelli e Roberto Speranza -, ai presidenti di Anci (Antonio Decaro), Regione Puglia (Michele Emiliano) e Inail (Franco Bettoni), suggerendo l'estensione del divieto di lavoro nei campi per le ore centrali a tutte le zone più esposte al caldo, come il Salento. In Puglia sono oltre 170mila gli stagionali agricoli che risultano nelle statistiche (in Italia sono quasi un milione): in base ai dati Inps 2018-19 in Puglia, pubblicati a gennaio 2021 dal Consiglio per la ricerca in agricoltura (crea.gov.it), nel 2019 gli operai agricoli fissi in Puglia erano 2.829 (105.172 in Italia) e 172.720 quelli a tempo determinato (in Italia 965.621). Non sono però braccianti agricoli gli altri due morti negli ultimi due giorni in Puglia: un giovane di 35 anni di Miggiano (Lecce), Antonio Valente, è stato stroncato per strada a Galatina, sempre in Salento, dove stava volantinando nelle buchette della posta. Soccorso da passanti e trasportato all'ospedale di Galatina, è stato poi trasferito al Ferrari di Casarano, dove è morto poco dopo l'arrivo. L'ultimo, ieri sera, è il conducente di un'autocisterna, Carlo Staiani, 38 anni, residente a San Pietro Vernotico (Brindisi), che è stato colto da un malore mentre guidava sulla strada provinciale tra Brindisi e Tuturano, e il camion è finito fuori strada.

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