Berlusconi positivo al Covid, i figli e la festa all'Anema e Core. Ma a Capri dicono: non si sono infettati qui

Berlusconi positivo al Covid, i figli e la festa all'Anema e Core. Ma a Capri dicono: non si sono infettati qui
di Gigi Di Fiore
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Venerdì 4 Settembre 2020, 06:51

Nei tre bar della piazzetta non ci sono più di 18 tavolini occupati. La gente gira con la mascherina, come obbliga l'ordinanza del sindaco Marino Lembo. «Capri isola sicura» dice lo slogan dell'associazione albergatori presieduta da Sergio Gargiulo. E la notizia che Barbara Berlusconi sia stata contagiata a Capri dal Covid viene da tutti respinta. Dice il sindaco Lembo: «Ho appreso solo dalla stampa che la signora Barbara Berlusconi è stata a Capri. E mi è sembrato un gossip. Non lo sapevo, evidentemente è rimasta poco tempo sull'isola e nella massima riservatezza. Ho letto anche che ha scoperto di essere positiva al coronavirus, contagio che non può essere sicuramente avvenuto qui. Le auguro di cuore una guarigione rapida».

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QUELLA NOTTE
Quando è stata a Capri, Barbara Berlusconi? Era il 14 agosto scorso. La figlia del leader di Forza Italia arriva a bordo del panfilo di famiglia Morning Glory direttamente dalla Costa Smeralda in Sardegna. È con undici amici, tra cui sembra anche un paio di manager di note aziende del settore dell'abbigliamento. Lo yatch è lungo oltre 52 metri e per questo non può entrare nel porto turistico: resta in rada, ma nella comitiva c'è l'intenzione di trascorrere una serata a Capri. Sono venuti apposta. La comitiva di Barbara Berlusconi scende a Marina Grande, ad attendere gli undici ci sono tre taxi. La prima tappa è il ristorante Da Paolino per la cena. Poi la piazzetta e, per terminare la serata, naturalmente la taverna night Anema e core di Guido Lembo. È ancora aperta, ma per l'ultima notte.
 



MASSIMA DISCREZIONE
Il giorno dopo, con decisione autonoma, chiuderà i battenti per le restrizioni sul coronavirus. Conferma Gianluigi Lembo, il figlio di Guido: «Quella sera, ci venne chiesta massima discrezione. La prenotazione fu fatta ad altro nome. Il gruppo si sistemò in un'area privé recintata e riservata. Per il periodo in cui siamo rimasti aperti, dagli inizi di luglio al 15 agosto, non abbiamo mai accolto più di 60 persone privilegiando la soluzione privé che consentiva distanziamento e sicurezza. Naturalmente, nessun nostro dipendente è risultato mai positivo».
La comitiva di Barbara Berlusconi entra e esce da un'uscita secondaria. Poi, di nuovo a Marina Grande e ritorno nella notte in Sardegna. Un blitz rapido, che nei giorni successivi scatena singolari tam tam nelle messaggerie smartphone del mondo imprenditoriale. Tanto che, il 23 agosto, la testata online Affari italiani scrive: «Rumors accennano al fatto che notissimi esponenti dell'imprenditoria italiana, tutti in vacanza sulla stessa barca, avrebbero scoperto di aver contratto il coronavirus dopo una serata di baldorie e balli al Billionaire replicata, dopo un'allegra navigata la sera successiva, all'Anema e core di Capri».
La notizia è rimasta per qualche giorno limitata a circuiti ristretti e il sindaco di Capri osserva: «Nessuna Asl di altre regioni ha avvisato la Asl locale che ci sono stati casi di coronavirus scoperti su persone sbarcate sull'isola anche se per poche ore».
Ora Capri è indicata come possibile origine del virus che Barbara Berlusconi avrebbe poi passato al padre Silvio. «L'origine di quel contagio va ricercata altrove», rispondono in piazzetta.

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