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Alluvione, Meloni e von der Leyen domani in Emilia-Romagna. Musumeci: «Fino a 900 euro alle famiglie sfollate»

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Alluvione Emilia Romagna, Musumeci: «Fino a 900 euro alle famiglie sfollate»
Alluvione Emilia Romagna, Musumeci: «Fino a 900 euro alle famiglie sfollate»

Domani von der Leyen e Meloni in Emilia Romagna

Domani, quando è prevista la visita in Emilia-Romagna della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, tornerà nella regione colpita dalle alluvioni anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo ha detto Stefano Bonaccini, intervenendo nell'aula dell'Assemblea legislativa della Regione.

Lollobrigida: in arrivo aiuti per gli stagionali

«D'intesa con il Ministero del Lavoro, è stato elaborato un nuovo strumento di sostituzione salariale rivolto ai lavoratori dipendenti a tempo determinato impiegati nelle aziende agricole colpite». Lo ha detto il ministro dell'agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, rispondendo durante il question time alla Camera sulle misure per i danni causati dal maltempo in Emilia Romagna.

Musumeci: semplificheremo le procedure di ricostruzione

«Dobbiamo fare della messa in sicurezza del territorio nazionale la priorità dell'agenda politica di governo di questo Esecutivo e di tutte le sue articolazioni nel territorio». Così il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nella sua informativa sull'alluvione in Emilia Romagna. «La nostra - ha aggiunto - è una nazione più propensa a ricostruire che a prevenire. Eventi come quello in Emilia Romagna non si possono prevedere, ma si possono ridurre gli effetti disastrosi che produce. Serve un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria finora mancata, stiamo anche predisponendo progetti normativi per semplificare le procedure nella fase post-emergenziale che è quella della ricostruzione».

 

 

 

Musumeci: restano chiuse 622 strade

«Dal punto di vista idrogeologico diverse sono state le aste fluviali che hanno avuto criticità e che hanno interessato complessivamente 23 fiumi, oltre 30 frane e 500 strade chiuse per allagamenti o smottamenti. Sono state evacuate 23mila persone. Il transito dovrebbe riprendere regolarmente nelle prossime ore e restano chiuse 622 strade, molte delle quali secondarie. La maggior parte delle linee ferroviarie dovrebbe essere riattivata entro inizio giugno». Così il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nella sua informativa urgente alla Camera sull' alluvione in Emilia Romagna.

Musumeci: fino a 900 euro alle famiglie sfollate in Emilia Romagna

«È prevista l'assegnazione ai nuclei familiari di un contributo, per l'autonoma sistemazione, di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 per le famiglie con due persone, 700 per quelle con tre, 800 per quelle con 4, fino a un massimo di 900 euro mensili.

Qualora siano presenti portatori di handicap o disabili è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuno dei soggetti indicati». Così il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, nella sua informativa urgente alla Camera sull' alluvione in Emilia Romagna. Gli eventi hanno interessato zone limitrofe delle regioni Marche e Toscana. Musumeci ha anche fatto riferimento al provvedimento sulla sospensione dei mutui per i cittadini delle zone colpite e le spese per i funerali.

Ue, terremo conto di costi alluvione in prossimi esami

«Alla luce delle devastanti alluvioni che hanno colpito l'Italia nel maggio 2023, il costo del sostegno di emergenza diretto relativo a tali alluvioni sarà preso in considerazione nelle prossime valutazioni di conformità e sarà in linea di principio considerato una misura una tantum e temporanea». Lo afferma la Commissione nelle raccomandazioni specifiche per l'Italia del pacchetto di primavera.

Identificata la quindicesima vittima

Il corpo recuperato verso le 19 di ieri a Belricetto di Lugo dai sommozzatori, nel Ravennate, è quello di Fiorenzo Sangiorgi, 68 anni, residente nella vicina Fusignano e trascinato via dalle acque dopo essere presumibilmente sceso dal suo furgone inondato. Tra le altre sei vittime dell' alluvione censite dalla Prefettura c'è la 92enne Neride Pollini, trovata annegata nella sua abitazione di Sant'Agata sul Santerno. Nel piccolo comune romagnolo, è morto pure Giovanni Sella, 89 anni, con problemi di deambulazione e annegato nel suo letto. Nella lista figurano inoltre il 79enne Giordano Feletti di Faenza trovato senza vita in giardino ricoperto di fango; il 75enne Giamberto Pavani residente a Castel Bolognese ma originario di Ferrara e morto intrappolato in casa; infine i coniugi di Chiesuola di Russi, Dorotea Dalle Fabbriche e Delio Foschini di 71 e 73 anni, presumibilmente deceduti folgorati mentre cercavano di spostare un congelatore dal piano terra della loro abitazione invasa dalle acque.

Musumeci: danni per un miliardo di euro

Sui danni dell' alluvione in relazione «alle infrastrutture viarie e ferroviarie, saremo attorno al miliardo di euro, se non qualcosa in più». Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, a Start su SkyTg24 che dopo il via libera del Cdm al decreto da 2 miliardi ringrazia «il governo che adempito alla richiesta di veder sospesi tutti i pagamenti di mutui, di adempimenti fiscali. Adesso si tratta di ritornare a ripristinare il prima possibile il superamento di questa fase drammatica di emergenza» per poi passare alla ricostruzione. «Abbiamo chiaro il programma e il lavoro che dobbiamo fare - ha detto Bonaccini -, serve in tutto il Paese un investimento che nel dopoguerra in Italia purtroppo è stato molto basso sulla fase di prevenzione. Questo è un paese che ha scommesso molto sull'emergenza e troppo poco sulla prevenzione e servono dei piani di finanziamenti molto alti, oggi con le risorse europee, il Pnrr, abbiamo l'occasione formidabile per fare le cose per bene».

Alluvione Emilia Romagna - Dopo il sopralluogo nell'Emilia Romagna alluvionata, domenica Giorgia Meloni aveva promesso un primo intervento del governo da 20 milioni di euro. «Mi ha colpito la reazione della gente, bisogna essere alla loro altezza». E così ha dato un input ai ministri: «Trovate tutte le risorse disponibili da usare subito, senza fare deficit». Due giorni più tardi ha potuto snocciolare le misure del decreto approvato dal Consiglio dei ministri, che vale cento volte tanto, «oltre 2 miliardi di euro».

Le opposizioni criticano.

Ma «in passato interventi di emergenza da 2 miliardi non so se si erano visti», ha notato la premier al tavolo di Palazzo Chigi, con al fianco il governatore Stefano Bonaccini e davanti sindaci e parti sociali della regione piegata dal maltempo, fra vittime (il conto è salito a 15), frane, argini saltati, raccolti distrutti, case cancellate dal fango e strade fuori uso. Sono danni per miliardi. Quando la stima sarà più precisa, si aprirà la fase 2, quella della ricostruzione, e l'Emilia Romagna si attende un commissario in qualche settimana. «Non è importante il nome, ma il modello di lavoro», ha tagliato corto Bonaccini, che è osteggiato dalla Lega ma vanta l'esperienza nel ruolo, già ricoperto dopo il sisma di undici anni fa. Per una ricostruzione che riguarda anche le Marche, si ragiona nel governo, alla fine si potrebbe guardare a una figura che non sia un governatore. Nell'emergenza del terremoto, con danni per 12 miliardi, arrivarono 670 milioni dal Fondo di solidarietà europeo. Bonaccini spera in una simile «boccata d'ossigeno», e ne parlerà giovedì alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, attesa nelle zone dell' alluvione. «Sul Pnrr non vogliamo che cambi niente, ma solo capire quali possono essere gli strumenti per attivare al meglio le risorse», ha chiarito il governatore (già commissario per l'emergenza alluvione dall'8 maggio), che poteva essere il leader rivale di Meloni, se avesse vinto la corsa per la segreteria del Pd, e invece in questi giorni ha stretto una sorta di alleanza istituzionale con la premier per dare risposte immediate al territorio. «Confido - ha detto la presidente del Consiglio - che il confronto rimarrà costante anche nella fase della ricostruzione, continueremo a fare questo lavoro insieme». Intanto è arrivata l'estensione dello stato di emergenza ai comuni romagnoli che non erano stati colpiti dall'ondata del primo maggio. E lo stesso succederà per quelli di Marche e Toscana non appena sarà completata l'istruttoria. Poi il Cdm ha varato l'imponente pacchetto di aiuti, frutto del lavoro di ricerca di coperture e proposte che i ministeri (700 milioni solo dalla Farnesina) hanno portato avanti di notte e chiuso solo a ridosso della riunione. Ci sono, fra l'altro, 580 milioni per la Cassa integrazione emergenziale fino a 90 giorni, 298 milioni per un'indennità una tantum fino a 3mila euro per gli autonomi che hanno dovuto sospendere l'attività, il rafforzamento del fondo di garanzia per le imprese, 300 milioni a fondo perduto concessi da Simest alle imprese esportatrici, 400 milioni per finanziamenti a tassi agevolati per le imprese, 100 milioni per il Fondo di solidarietà nazionale, 75 per quello per l'innovazione in agricoltura e 8 milioni per il ripristino delle strutture sanitarie. Si sospendono poi fino ad agosto degli adempimenti tributari e contributivi, si danno tre mesi in più per i lavori con il superbonus 110% alle villette, ci sono 20 milioni per garantire la continuità didattica nelle scuole, un fondo da 3,5 milioni per le università, e per gli studenti l'esonero dal pagamento di tasse e contributi universitari. Verranno regolarmente retribuiti i dipendenti della P.a che non possono lavorare e si prevedono prove di recupero per i concorsi. Parte delle risorse sarà coperta dall'aumento di un euro dei biglietti dei musei tra il 15 giugno e il 15 settembre, oltre che con estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto e la vendita di beni confiscati. «Sono le stesse misure di emergenza che il nostro governo aveva messo in campo per far fronte all'emergenza Covid, mentre l'attuale maggioranza si limitava a contestare», commenta il leader M5s Giuseppe Conte. Per il Pd non basta, «serve uno scostamento». E Avs contesta la norma, inserita nel decreto, che semplifica la disciplina in materia di realizzazione di nuova capacità di rigassificazione nazionale.

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