In aereo con le mascherine ma niente distanziamento: ecco tutte le regole

In aereo con le mascherine ma niente distanziamento: ecco tutte le regole
In aereo con le mascherine ma niente distanziamento: ecco tutte le regole
di Francesco Bisozzi
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Venerdì 22 Maggio 2020, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 10:32

Si volerà con la mascherina allacciata, privi di bagaglio a mano, senza passaporto sanitario. In compenso, quando l'aereo sarà pieno ci si sederà gli uni vicini agli altri come un tempo: ad alta quota l'obbligo del distanziamento sociale vale solo fino a un certo punto. Lo ha stabilito l'Agenzia europea per la sicurezza dell'aviazione (Easa) che insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha messo a punto le linee guida per viaggiare in sicurezza in aereo nell'Ue.

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«Il distanziamento fisico di 1,5 metri tra i passeggeri deve essere garantito nella misura in cui è possibile», spiega l'Easa. I passeggeri dovranno però indossare la mascherina sugli aerei con più dei due terzi dei posti occupati. La Commissione europea la settimana scorsa aveva già fornito una serie di raccomandazioni che escludevano le compagnie aeree dall'obbligo di lasciare vuoti i sedili di mezzo al fine abbattere il rischio di contagio. Pure negli Usa si punta sui dispositivi di protezione medica per salvare il traffico aereo. L'emiratina Qatar Airways ha stabilito invece che il personale di bordo dovrà addirittura indossare delle speciali tute anti-contagio.

Le linee guida arrivano dopo il pressing dei vettori che per tentare di ripartire devono poter puntare in questa fase a riempire i propri mezzi. Se da un lato è stato introdotto l'obbligo della mascherina a bordo, dall'altro è stata trovata una formula per lasciare di fatto alle compagnie la libertà di decidere se far rispettare o meno le distanze consigliate in volo. Soddisfatta Ryanair che in precedenza aveva affermato che non sarebbe tornata a volare se la politica dei sedili vuoti avesse prevalso: da luglio riaccenderà il 40 per cento del suo programma di voli. Tira un sospiro di sollievo Lufthansa, che questo mese ha reso obbligatorie le mascherine sui suoi aerei fino al 31 agosto: la compagnia tedesca, che a giugno ristabilirà alcune rotte in Italia portando da 21 a 33 le partenze settimanali dal nostro Paese, considera l'uso di dispositivi medici di protezione una valida alternativa alla politica dei sedili vuoti. Alitalia ha adottato già a marzo la misura anti-contagio sui voli con un elevato numero di viaggiatori. Easyjet, che a metà giugno riattiverà una serie di tratte domestiche nel Regno Unito e in Francia, ha fatto sapere che i passeggeri dovranno munirsi di mascherina e non ha escluso la messa in campo di ulteriori restrizioni e persino il ritorno alla strategia dei sedili vuoti se le condizioni dovessero renderlo necessario.

I CONTROLLI
Ma le raccomandazioni dell'Easa non si limitano a fare chiarezza su mascherine e distanze da rispettare. Potranno accedere ai terminal solamente i passeggeri in partenza. Chi avrà una temperatura corporea superiore a 38 gradi non potrà decollare: i controlli avverranno nell'area dedicata al check-in. L'Easa ha bocciato invece i test sanitari come quelli sierologici per il rilascio del cosiddetto passaporto d'immunità. L'Agenzia europea per la sicurezza dell'aviazione invita poi i vettori a sviluppare offerte in grado di ridurre il più possibile la presenza a bordo di bagagli a mano, per evitare che gli assistenti di volo entrino in contatto con gli oggetti personali dei clienti. Durante la fase d'imbarco e di sbarco i passeggeri verranno chiamati per nome e fatti salire e scendere separatamente.

Infine, sui voli in cui il numero dei posti liberi consentirà di applicare le regole del distanziamento, i membri della stessa famiglia e le persone conviventi potranno comunque viaggiare vicini. Insomma, con le nuove regole anti-Covid volare non sarà più lo stesso. Contro l'obbligo di viaggiare con una capienza ridotta si è schierata anche la Iata, associazione mondiale delle compagnie aeree. Nemmeno in Cina vi è l'obbligo per i vettori di lasciare libere parte delle poltrone. Negli Stati Uniti valgono le stesse regole e così si procede in ordine sparso. Altrove, come in Malesia, i voli possono riempirsi solo per metà.

 

 
 
 

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